Treni di montagna. Le più belle ferrovie delle Alpi

29,00 

Autore: Diego Vaschetto
Formato: 21 x 28
Pagine: 208
ISBN: 978-88-7707-230-6

love it, share it

google

Descrizione prodotto

Treni di montagna. Le più belle ferrovie delle Alpi

Ferrovie delle Alpi. Sin dagli esordi del trasporto ferroviario europeo, le grandi montagne hanno costituito una sfida (tecnologica, concettuale, perfino estetica) per tutte le nazioni che si affacciano sulla catena alpina. Per superare un’incredibile serie di difficoltà ambientali (pendenze dei percorsi, inaccessibilità dei pendii, pericoli dovuti al clima estremo), sulle Alpi sono stati disegnati tracciati ferroviari che ancora oggi costituiscono una testimonianza straordinaria del genio ferroviario europeo. Viadotti arditissimi, gallerie elicoidali, cremagliere, ferrovie a scartamento ridotto, motrici pensate per superare dislivelli estremi: un inimitabile campionario di soluzioni tecniche che ancora oggi permettono di raggiungere in treno alcuni dei più suggestivi panorami delle nostre montagne. In questo volume dedicato alle ferrovie delle Alpi, di ciascuna ferrovia vengono analizzate le vicende storiche e le caratteristiche tecniche, dalle opere d’ingegneria al materiale rotabile. Dai ghiacciai del monte Bianco allo Jungfrajoch, dalla valle Roya al lago di Ginevra, dalla Liguria al Ticino alle Alpi Bernesi, passando per Liguria, Piemonte, Lombardia, Francia e Svizzera. Per ogni tracciato, le mappe, un ricchissimo e inedito apparato fotografico, approfondimenti storici e tecnici, un itinerario di scoperta e tutte le informazioni pratiche per organizzare il viaggio sui più importanti treni di montagna del continente europeo.

ESTRATTO DA UN CAPITOLO:

Mont Blanc Express. L’attuale ferrovia che collega l’importante stazione turistica di Chamonix alla rete nazionale presso la stazione di Le Fayet venne ideata a fine Ottocento e ultimata nel 1901 con un costo di oltre 10 milioni di franchi (contro i 4,5 previsti in fase di progetto) e con un’alimentazione elettrica a terza rotaia con corrente continua a 580 volt avveniristica per l’epoca. Mont Blanc Express Nonostante il sovrapprezzo di oltre un milione e mezzo di franchi, la maggior potenza espressa dalle motrici elettriche permise di realizzare alcuni tratti con pendenze fino al 90‰ mantenendo la linea ad aderenza naturale, eliminando così alcuni tratti in un primo tempo previsti a cremagliera. La pendenza del 9‰ raggiunta in una rampa di 2 km subito a valle di Servoz è una delle massime in Europa per treni non a cremagliera. Nel 1980 una terza rotaia centrale non dentata è stata comunque installata nei tratti più ripidi del tracciato francese per servire da freno per i convogli in discesa e in caso d’interruzione della corrente elettrica. Nel 1908, con la realizzazione della galleria sotto al colle dei Montets, lunga quasi 2 chilometri, il treno raggiunse Vallorcine e la frontiera con la Svizzera presso il paese di Châtelard, dove già da qualche anno arrivava una linea che saliva da Martigny grazie a un tracciato ardito e paesaggisticamente spettacolare. La cittadina di Martigny era stata raggiunta dalla ferrovia proveniente da Losanna fin dal 1859 e alla fine del XIX secolo era attraversata dalla linea principale Losanna- Briga (poi linea del Sempione).

L’ AUTORE

Diego Vaschetto
Laureato in Scienze geologiche all’università di Torino, specialista in scienze e culture alpine, difesa del suolo e tutela dell’ambiente, si occupa di glaciologia alpina e artica, vulcanologia, meteorologia e rilevazione nivometrica. Ha collaborato come fotografo con alcune riviste ed è stato consulente scientifico nella stesura di guide turistico-escursionistiche.