Archivio per Agosto 2013 | Pagina di archivio mensile
Sulle Alpi in moto. Passi e strade di montagna dalla Liguria alla Svizzera, di Fabrizio Bruno
Un libro di itinerari inediti pensato per i motociclisti, ma anche per chi viaggia in auto o con altri mezzi di trasporto. 37 colli e 10 imperdibili itinerari che li concatenano, tra Francia, Svizzera, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Schede tecniche, altimetrie, lunghezza e tipologia dei percorsi. Tutte le informazioni utili per soggiornare, le informazioni sulla viabilità e i tempi di percorrenza, i consigli per le visite. Immagini, cartine, approfondimenti storici, naturalistici, culturali, enogastronomici. Vai alla scheda del libro
Dal 4 settembre in libreria a 9,90 euro, e già in edicola allo stesso prezzo.
Per un errore di stampa, gli itinerari 2 («Sentiero cultura della cava vecchia alla capra zoppa») e 3 («Traversata capo Varigotti – capo Noli») hanno lo stesso testo nella sezione «accesso» della scheda tecnica.
Ci scusiamo con i lettori, e di seguito riportiamo i dati corretti della scheda tecnica dell’itinerario 3.
Tempo e dislivello: 2 h A/R. Dislivello in salita: 320 m, dislivello in discesa: 42 m; altezza massima: 278 m.
Difficoltà: E.
Accesso: con l’autostrada A10 si esce a Finale Ligure. Dal casello si raggiunge subito la provinciale e si procede a sinistra, in discesa verso il mare. S’intercetta poi la rotonda rasoterra di Final Borgo e si continua dritto sino all’Aurelia. Si procede quindi a sinistra verso Varigotti che lungamente si raggiunge dopo un lungo tratto. Entrati nel borghetto si procede con calma fino all’albergo Miramare (che si nota sulla destra), e si svolta a sinistra verso l’interno, sulla strada Vecchia. Si procede con attenzione in questa piccola strada secondaria, che si sviluppa verso sinistra, sino al termine (alcuni cubi di cemento la chiudono), dove si parcheggia.
Segnavia: «x» rossa.
Consigli e avvertenze: la traversata tra capo Varigotti e capo Noli è un percorso molto panoramico e davvero piacevole, che insegue il crinale del promontorio tra rocce sedimentarie di varia composizione. Di fatto, la prima parte del tour è abbastanza ripida e può risultare faticosa per chi si appresti a effettuare la sua prima uscita assoluta. L’esposizione al sole rende il percorso caldo, perfetto per le mezze stagioni e per l’inverno, quando non tira vento di mare. In estate può risultare un itinerario non adatto alle giornate più afose. Si consigliano un’abbondante dotazione di acqua e la crema solare. Questo sentiero è battuto anche dagli amanti della MTB, cioè la mountain bike. È sufficiente un minimo di reciproco rispetto per evitare problemi.