Archivio per Novembre 2018 | Pagina di archivio mensile
Le novità di Edizioni del Capricorno in libreria a novembre e dicembre
Alla scoperta della «città nella città»
Per torinesi, e non solo, Capolavori e meraviglie del Cimitero Monumentale di Torino, con i testi di Carlo Luigi Ostorero (che per Edizioni del Capricorno è coautore di Alla scoperta della Torino Liberty), e le bellissime fotografie di Roberto Cortese (sono sue le immagini del libro L’arte nelle strade di Torino). Un viaggio nel Cimitero Monumentale, una vera e propria «città nella città» piena di capolavori di architettura e scultura, poco conosciuta ma fedele specchio della ricchezza culturale della società che l’ha prodotta.
Nuovi e vecchi fascismi
Abbiamo pubblicato tanti libri dedicati all’analisi del fascismo e della persecuzione ebraica. Vi abbiamo raccontato gli ultimi giorni di Mussolini in Mussolini 1945. La fine del fascismo; della Shoah in Europa, Italia e Piemonte con i libri Auschwitz e la Shoah, I luoghi della Shoah in Italia e La Shoah in Piemonte. Ritorniamo su questi argomenti e li ampliamo con due volumi di Claudio Vercelli, storico, docente di storia dell’ebraismo all’Università Cattolica di Milano. In 1938 Francamente razzisti. Le leggi razziali in Italia, Vercelli descrive senza indulgenze e attenuanti la storia delle leggi razziali promulgate dal fascismo, firmate dalla monarchia e applicate con grande solerzia dalla pubblica amministrazione. Vi troverete parole molto, troppo simili a quelle che sentiamo tutti giorni anche oggi. Il fascismo non si è certo esaurito con il ventennio mussoliniano, anzi: da sett’antanni la nostra storia si accompagna a quella dei partiti e movimenti di estrema destra, analizzati nell’altro libro di Claudio Vercelli che torvate in questi giorni negli scaffali delle librerie: Neofascismi (collana Stella polare). Tra vecchi ideali, violenza e nuovi nemici individuati ad hoc per attirare il consenso delle masse, un libro per trovare risposte alla tragica complessità del nostro presente.
Torino-Medellín, sulle tracce dei narcopadrini
Rimaniamo in Italia ma, con L’Italia dei narcopadrini di Benedetto Lauretti (collana Stella polare), allunghiamo lo sguardo sino al Sudamerica e agli Stati Uniti, con il racconto della più grande inchiesta sul narcotraffico internazionale mai condotta. Una task force tra CIA, DEA, FBI, Carabinieri e servizi segreti, con agenti sotto copertura, operazioni internazionali congiunte, migliaia di ore di intercettazioni, inchieste bancarie, vent’anni di indagini tra Milano, Torino, New York, Medellín, Olanda, Svizzera… Un racconto che sembra la sceneggiatura di un film, con un cast di star del crimine. Solo che è tutto vero: anzi, più vero del vero.
Un’autobiografia speciale
Il racconto di una vita particolarissima e ricca di avvenimenti importanti: quella di Luigi Giordano, medico e allievo del celebre Achille Dogliotti. Un chirurgo del Novecento è un fiume in piena di memorie: il ricordo del padre, tra i fondatori della clinica Cellini di Torino, che curava i partigiani durante la Resistenza; gli anni di professione in ospedale a Torino, in un’epoca, quella dell’immediato dopoguerra, in cui la medicina subalpina avanzava a grandi passi verso la modernità e l’eccellenza internazionale; l’incontro con Gustavo Rol e gli straordinari personaggi che lo frequentavano; il rapimento da parte della ’ndrangheta, lungo e doloroso episodio infine concluso con la liberazione. Un libro di testimonianze personali, certo, ma che, grazie a una scrittura sintetica ed evocativa, riesce a passare dal particolare dell’esistenza singola all’universale storico e sociale, a ricostruire l’affresco di un’epoca, a evocarne gli ambienti, a tratteggiare il profilo di alcune fra le personalità più significative del dopoguerra torinese. Con la freschezza, il senso di verità, la profonda leggerezza di chi ha vissuto.
Il treno, nel viaggiare, sempre ci fa sognare
Aveva ragione (come sempre) Antonio Machado e la pensa così anche Diego Vaschetto, che in Treni e ferrovie del Piemonte racconta i treni di ieri e di oggi. La Torino-Genova, la prima ferrovia del neonato regno d’Italia, alla Torino-Modane, che poté contare sull’avveniristico (per i tempi) traforo del Fréjus. La rete delle piccole ferrovie secondarie del Torinese, i nodi di Chivasso, Acqui Terme, Cuneo, Casale Monferrato e Novara, sorti per facilitare le connessioni con il capoluogo, spesso a supporto di uno sviluppo industriale di cui, oggi, i tracciati ferroviari sono l’unica traccia sopravvissuta, talora conservata sotto forma di ferrovia turistica. E poi il presente, con la nuova alta velocità Torino-Milano, su cui un treno ha viaggiato a quasi 400 chilometri all’ora. Per ogni capitolo, la storia della linea ferroviaria e delle opere d’ingegneria che la caratterizzano, la descrizione del materiale rotabile, la cronaca delle vicende che ne hanno segnato nascita e sviluppo. Tra passato e presente, con uno straordinario apparato iconografico, d’epoca e contemporaneo, approfondimenti e cartine realizzate ad hoc.