Ferrovie abbandonate del Piemonte e della Liguria

TEMPORANEAMENTE NON DISPONIBILE

Autore: Diego Vaschetto
Formato: 14×21,5
Pagine: 160
ISBN: 978-88-7707-629-8

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Descrizione prodotto

Ferrovie abbandonate del Piemonte e della Liguria. In materia ferroviaria, Piemonte e Liguria sono sempre state legate, fin dalla realizzazione della Torino-Genova nel 1854. Per tutta la seconda metà dell’Ottocento, le due regioni videro un continuo sviluppo della rete che, a fine secolo, portò il Piemonte a essere la regione con la più alta densità ferroviaria d’Italia e la Liguria ad avere, già nel 1872, il completamento della linea litoranea da La Spezia a Ventimiglia. Una storia proseguita fino al secondo dopoguerra, quando i destini cominciarono a differenziarsi: mentre in Liguria procedeva il raddoppio della ferrovia litoranea, in gran parte lontano dalla costa, in Piemonte iniziava la soppressione di numerose linee secondarie, considerate semplici «rami secchi», al di là del loro valore ambientale e paesaggistico.

Ferrovie abbandonate del Piemonte e della Liguria. Il risultato è che oggi, in Piemonte e in Liguria, esiste un patrimonio silente di ferrovie straordinarie, spesso abbandonate a se stesse, in qualche caso – i migliori – trasformate in bellissime ciclabili o riutilizzate come linee turistiche, percorse da convogli storici presi d’assalto da folle di appassionati o anche solo da turisti curiosi, desiderosi di scoprire il territorio attraverso la mediazione insostituibile del treno. Dalla ferrovia Fell del Moncenisio alla Novara-Varallo Sesia, dalla Ceva-Ormea alla litoranea ligure, dalla Cuneo-Mondovì alla Vercelli-Valenza, un libro unico per andare alla scoperta delle ferrovie del passato: 17 spettacolari itinerari lungo linee che hanno fatto la storia delle ferrovie italiane. Con un eccezionale apparato iconografico.

L’INDICE:

• Il tronco ferroviario Bra-Ceva sull’antica linea Torino-Savona; • Ferrovia Cuneo Gesso – Mondovì Breo – Bastia Mondovì; • La ferrovia Ceva-Ormea; • La ferrovia Cuneo-Fossano-Airasca-Torino; • La ferrovia Pinerolo-Torre Pellice e la diramazione Bricherasio-Barge; • La ferrovia Cavallermaggiore-Alba-Cantalupo (1865) e la diramazione Asti-Castagnole Lanze; • La ferrovia Fell: da Susa a Saint-Michel-de-Maurienne attraverso il passo del Moncenisio; • La Ferrovia Chivasso-Asti; • La ferrovia Castagnole Lanze-Asti-Casale-Mortara • La ferrovia Vercelli-Casale-Valenza; • La ferrovia Santhià-Arona; •La ferrovia Novara – Varallo Sesia; • La ferrovia ottocentesca tra Genova e Ventimiglia; • La linea ottocentesca tra Sestri Levante e La Spezia.

L’AUTORE:

Diego Vaschetto. Laureato in Scienze geologiche all’università di Torino, specialista in scienze e culture alpine, difesa del suolo e tutela dell’ambiente, si occupa di glaciologia alpina e artica, vulcanologia, meteorologia e rilevazione nivometrica. Ha collaborato come fotografo con alcune riviste ed è stato consulente scientifico nella stesura di guide turistico-escursionistiche. Per Edizioni del Capricorno ha scritto, tra gli altri, Dal treno alle vette. A piedi e in ferrovia dalla Liguria alla Svizzera, Treni di montagna. Le più belle ferrovie delle Alpi, In montagna con il treno. A piedi e in ferrovia in Italia e Svizzera, Dal treno alle vette sulle Alpi Occidentali, Le più belle ferrovie secondarie d’Italia. Il Centro-Nord.

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