Piemontesi alla marcia su Roma

15,00 

Autori: Gianbattista Aimino, Gian Vittorio Avondo, Marco Comello
Formato: 14×21,5
Pagine: 176
ISBN: 978-88-7707-676-2

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Piemontesi alla marcia su Roma. 28 ottobre 1922: va in scena la manifestazione eversiva che passerà alla storia come «marcia su Roma». È l’inizio, quanto meno simbolico, del Ventennio fascista, che farà precipitare l’Italia in una delle più feroci ed emblematiche dittature del Novecento. Nel contempo, è il culmine della prima fase del fascismo, quello delle origini, quello movimentista delle squadracce e delle violenze sistematiche sugli oppositori politici.

Come viene vissuta quella fase politica (e criminale) in Piemonte? Come si arriva all’organizzazione del movimento fascista in una Torino e in una regione che in quegli anni erano una roccaforte del movimento operaio e dei partiti della sinistra rivoluzionaria? Chi sono i protagonisti del fascismo piemontese? Che cosa accade in Piemonte nei giorni e nei mesi che precedono e seguono la marcia su Roma?

Piemontesi alla marcia su Roma. Uno studio che fa luce sulle figure piemontesi che contribuirono in modo più significativo alla riuscita della marcia o che, nell’altro campo, vi si opposero; una ricerca a tutto tondo sulla storia piemontese e torinese negli anni compresi tra la fine del primo conflitto mondiale e la trasformazione del fascismo in regime (1918-1926), che spiega come i diversi settori sociali e le istituzioni regionali vi si adeguarono.

PIEMONTESI ALLA MARCIA SU ROMA:

Capitolo 1 Una società in bilico: la situazione sociale ed economica del primo dopoguerra, il Biennio Rosso e la rivoluzione «mancata».

Capitolo 2 I Fasci di Combattimento in Piemonte.

Capitolo 3 Le «imprese» squadristiche tra il 1919 e il 1922 che portarono alla marcia su Roma.

Capitolo 4 Profili di militanti. A muso duro.

Capitolo 5 La marcia su Roma: concentramenti e occupazioni.

Capitolo 6 Il glorioso ritorno: lo squadrismo piemontese dopo la marcia.

Capitolo 7 I piemontesi di fronte al fascismo.

Capitolo 8 Marcia su Roma e dintorni: le giunte dimissionarie.

GLI AUTORI:

Gianbattista Aimino, laureato in Scienze politiche all’Università di Torino, studioso di storia contemporanea, per Edizioni del Capricorno ha pubblicato, tra l’altro: Piemonte 1944. L’anno più lungo e Piemonte 8 settembre (2014, con G.V. Avondo e C. Rolando), Cronache della Liberazione in Piemonte (2015, con G.V. Avondo e C. Rolando), Le grandi battaglie della Resistenza in Piemonte (2017, con G.V. Avondo e C. Rolando), La Grande Guerra dei piemontesi (con G.V. Avondo e C. Rolando, 2018).

Gian Vittorio Avondo, laureato in storia contemporanea, insegnante, ha al suo attivo numerose pubblicazioni di carattere storico, etnografi co e turistico-escursionistico, tra cui, per Edizioni del Capricorno: Piemonte 1944. L’anno più lungo e Piemonte 8 settembre (con G. Aimino e C. Rolando, 2014), Cronache della Liberazione in Piemonte (con G. Aimino e C. Rolando, 2015), Le grandi battaglie della Resistenza in Piemonte (con G. Aimino e C. Rolando, 2017), La Grande Guerra dei piemontesi (con G. Aimino e C. Rolando, 2018) e Frontiere contese tra Italia e Francia. 1947: le valli perdute del Piemonte (con M. Comello, 2022).

Marco Comello, pubblicista dal 1981, si dedica alla ricerca storica, con particolare riferimento alla Resistenza nel Pinerolese. Oltre ad articoli su riviste di settore, è autore di Covo di banditi. Resistenza a Cumiana tra cronaca e storia (1998). Nel 2006, per l’Istituto Storico della Resistenza di Torino, collabora alla stesura dei testi di 38/45, una guida per la memoria: luoghi della guerra e della resistenza nella provincia di Torino. Con G.V. Avondo ha scritto Frontiere contese tra Italia e Francia. 1947: le valli perdute del Piemonte (2022).

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