In bici sulle strade di Coppi: il Campionissimo, un grande artista e un santo sociale. Incontri e buon vino pedalando nelle terre di Coppi.
Di Armando Benzio, Ettore Patriarca, Gabriele Pellanda.
È il 1° luglio 1937 quando Fausto, con la maglia del Dopolavoro Tortona, partecipa a un circuito che si snoda lungo le colline tortonesi organizzato dal podestà di Castellania, con partenza e arrivo in località Boffalora. La corsa di Fausto finirà con una caduta e una foratura, ma il circuito della Boffalora rimarrà negli annali e nel cuore del Campionissimo per sempre, anche perché su quelle strade continuerà ad allenarsi durante tutta la carriera. Su quelle stesse strade si corre «La Mitica», che rende omaggio anche all’amato fratello di Fausto, Serse, morto all’età di 28 anni il 29 giugno 1951 a Torino, in seguito a una terribile caduta nel Giro del Piemonte. Il nome della «Mitica» è stato scelto per onorare un mito delle due ruote, Fausto Coppi, per sostenere e mantenere tutti i valori della storia della bicicletta e il forte legame che questo sport ha con il territorio.
La «Mitica»
Lo scopo primario di questa manifestazione è far conoscere e apprezzare la bellezza di luoghi incontaminati e la qualità dei prodotti enogastronomici di un territorio che, se attraversato con armonia e in modo «slow», in sella a una bicicletta d’epoca, restituisce grandi e indimenticabili emozioni. Dal giugno 2012 l’Associazione Colli di Coppi di Castellania (AL), in collaborazione con l’amministrazione comunale di Castellania, ha voluto celebrare e onorare Fausto Coppi con la rievocazione della sua prima gara ufficiale disputata, all’età di 18 anni, lungo le sue amate strade, i colli tortonesi.
Lo scenario della «Mitica»
Le colline del Tortonese sono un insieme di bellezze naturali, di grandi tradizioni storiche e culturali e, non meno importanti, di sapori unici e tipici, dal salame agli agnolotti, dalla fragolina di Tortona alle pesche di Volpedo, dai baci di dama ai particolari vini. La Mitica, partendo da Castellania con le sue due splendide torri millenarie in località Sant’Alosio, attraversa i colli di Coppi in un susseguirsi di strade comunali o interpoderali, dette anche «mute» per via dell’assenza di traffico, e affascinanti strade bianche come la Rampina, toccando antichi borghi e luoghi ricchi di storia e cultura. A Fausto Coppi e al fratello Serse si aggiungono Giuseppe Pellizza da Volpedo, san Luigi Orione, Lorenzo Perosi, personaggi popolari in tutto il mondo, ai quali si affiancano molti altri nomi di illustri ciclisti che riaffiorano nella memoria collettiva di queste dolci terre: Giovanni Cuniolo, la prima maglia tricolore vinta nel 1906 alla prima edizione del campionato italiano; Luigi Malabrocca, la mitica maglia nera dei giri d’Italia del 1946 e 1947; e un infinito elenco di nomi semisconosciuti, ma ricchi di affascinanti storie e avventure vissute sulle due ruote. La Mitica attraversa anche la città che è stata definita «l’università del ciclismo», Novi Ligure, la cittadina del basso Piemonte che, con il suo Museo dei Campionissimi, ha reso omaggio a Fausto Coppi e Costante Girardengo, i due leggendari fuoriclasse, e a tanti protagonisti meno noti del ciclismo eroico, a partire dagli «angeli custodi» di Fausto, Ettore Milano e Sandrino Carrea.
I colori della «Mitica»
Le colorate magliette di lana con le effigi di Bianchi, Legnano, Maino, Carpano, Fiorelli, le borracce di latta con i tappi di sughero, i tubolari incrociati a tracolla, gli occhialoni, i tascapane in tela, i caschetti di cuoio rappresentano la coreografia finale di uno spettacolo che inizia il venerdì pomeriggio con il coinvolgimento di entusiasti bambini e bambine provenienti dalle vicine scuole di ciclismo. Un’allegra brigata di variopinte biciclette che, tra le stradine dell’antico borgo di Castellania, rivive le emozioni del piccolo Fausto alle prese con la sua prima biciclettina da corsa regalata dallo zio. Farinata e pizza per tutti prima dello spettacolo dell’antica tradizione di burattini che conclude la prima giornata del ricco calendario della Mitica. Il sabato le vie del borgo si colorano con le bancarelle del mercatino dei collezionisti di vecchie biciclette e pezzi di ricambio e dei prodotti tipici della zona: formaggi, salumi, vini di alta qualità a intrattenere l’arrivo dei numerosi visitatori e dei ciclostorici provenienti da ogni parte d’Italia. La serata del sabato si ammanta del fascino dell’attesa e della vigilia regalando a tutti, con la Cena dei Campioni nel cortile di casa Coppi, un’indimenticabile emozione: intorno ai tavoli ciclisti di ieri e di oggi a gustare i tradizionali agnolotti immersi nel profumo intenso degli ultimi tigli fioriti e delle recenti mietiture. Vittorio Adorni, Italo Zilioli, Pascal Richard e ancora Franco Balmamion, Imerio Massignan, Giorgio Zancanaro, Luigi Zaimbro, Giovanni Meazzo sono solo alcuni dei nomi di spicco che hanno scelto di condividere con i partecipanti le storie e le emozioni del grande ciclismo, indossando talvolta anche le vesti di starter della Mitica assieme ai figli di Fausto, Marina e Faustino Coppi. E, dopo il via ufficiale, il tripudio dei colori delle storiche magliette di lana invade l’intero borgo di Castellania, lasciando al biancoceleste delle mitiche Bianchi il privilegio di aprire il lungo e sferragliante corteo alla scoperta dei tre percorsi previsti attraverso i colli di Coppi, con le soste ristoro, programmate in piazza Quarto Stato a Volpedo, a Novi Ligure e a Tortona, dove già dalle prime ore del mattino tutto il centro storico è in fermento per accogliere i ciclostorici con l’evento Bellezze in Bicicletta – Tortona Retrò. Ma prima di arrivare al traguardo di Castellania, posto proprio di fronte a casa Coppi, tutti i tre percorsi devono transitare sulla mitica Rampina, il caratteristico tratto di strada bianca che, percorrendo il crinale della collina e circondato da ampi vigneti, in un sol colpo d’occhio permette di godere di un panorama mozzafiato dei colli di Coppi. Gli iscritti provengono da quasi tutte le regioni d’Italia, ma altrettanto numerosi i partecipanti provenienti dall’estero: Francia, Polonia, Germania, Olanda, Inghilterra, principato di Monaco, Stati Uniti, Romania, Svizzera e, nell’edizione del 2016, il lontanissimo Brasile sono solo alcuni dei paesi di provenienza, tutti accomunati dalla passione per la storia del ciclismo, per le rievocazioni ciclovintage, ma ancor più per l’infinito legame affettivo nei confronti di una figura mitica dello sport come quella del Campionissimo Fausto Coppi. (Si ringraziano Pietro Cordelli, anima della «Mitica», e il sindaco di Castellania Sergio Vallenzona per la disponibilità e la collaborazione.)
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