Al cospetto delle Dolomiti del Brenta: rifugi Tuckett, Brentei, Casinei e Vallesinella. Un itinerario delle meraviglie.
Di Cesare Re.
Per ammirare le Dolomiti del Brenta è una delle gite più belle. Dapprima a tu per tu con le vette principali, per poi scendere lungo un bel bosco di abeti sino a Vallesinella.

Verso il rifugio Tuckett.
La partenza
Venendo da Madonna di Campiglio, poco prima del passo di Campo Carlo Magno, si prende l’ovovia del Grostè (2437 m). Dal Grostè il panorama è grandioso, sia sull’incombente Pietra Grande, uno dei luoghi più selvaggi e solitari del Brenta, sia sulla cima del Grostè e sui lontani ghiacciai dell’Adamello e sulla rocciosa Presanella. Conviene anche salire per un paio di minuti sino al passo del Grostè, nei pressi dei cartelli, dove la vista è ancora più ampia. Tornati sui propri passi, si seguono i cartelli (n. 316) per il rifugio Tuckett e, in leggera discesa, si prosegue, lasciandosi alle spalle gli impianti sciistici, entrando nel cuore del gruppo del Brenta, lungo un comodo sentiero, tra rocce punteggiate da gruppi di fiori che spuntano dalle fenditure. Si scende ora per breve tratto e, dopo un paio di tornanti, si continua in falsopiano sino a una zona cosparsa di grossi massi, superabili senza alcuna difficoltà. Ancora una breve discesa e alcuni tratti in trascurabile salita che aggirano il castello di Vallesinella e si giunge all’ampio terrazzo roccioso con i rifugi Tuckett e Quintino Sella (2272 m; 1 h 45 min), ai piedi della bocchetta del Tuckett, tra cima Sella (2917 m) e cima Brenta (3150 m).

Rifugio Tuckett.
Gli altri rifugi
Si segue ora il sentiero che parte dietro al rifugio (cartelli) e, in leggera discesa, prosegue tra alcuni massi. Si continua tra mughi e prati sino alla sella di Fridolìn (o passo dei Casinei 2143 m; 30 min dal Tuckett), dove si scende sino a un bivio sulla sinistra. Lasciando sulla destra il percorso che scende verso il rifugio Casinei, si prosegue lungo il sentiero (n. 318). Si costeggiano le ripide pareti del gruppo della cima Brenta e, con alcuni brevi saliscendi, si prosegue sino alla caratteristica e breve galleria che, attraversata, conduce in uno spettacolare ambiente sovrastato dalle ripide pareti della punta di Campiglio, nel gruppo della cima Brenta (3150 m), con bella vista sulle propaggini inferiori del gruppo Crozzon di Brenta (3118 m) – cima Tosa (3173 m). Si continua in falsopiano e, in breve, si giunge al rifugio Brentei (2182 m; 45 min da Fridol n; 3 h dal Grostè), ai piedi dell’incombente e maestoso Crozzon di Brenta; poco più lontano si vede la piramidale Presanella, mentre in fronte al rifugio troneggiano le punte di Campiglio. Ad alcuni metri dal rifugio è situata la cappella dedicata ai caduti della montagna, proprio all’imbocco della val Brenta Alta. Per la discesa si percorre a ritroso il sentiero di salita, sino al bivio per la sella Fridolìn, dove si scende in direzione del rifugio Casinei (1825 m; n. 318) che si raggiunge dopo una ripida discesa nel bosco. Sempre nel bosco fitto si continua (n. 317) e, dopo alcuni tornanti e parecchi gradoni in legno, si arriva al parcheggio del rifugio Vallesinella (circa 5 h dal passo del Grost ) a 5 km pianeggianti da Campiglio (1 h, oppure servizio navetta, volendo anche sino a passo Campo Carlo Magno).

Cascata di Vallesinella.
Variante
Scesi al rifugio Casinei, invece di continuare subito verso Vallesinella, è possibile prendere il sentiero delle Cascate Alte (cartelli; sentiero CAI-SAT; n. 382). Si cammina nel bosco per un tratto in piano, per poi iniziare la discesa, sino alla zona di Malga Vallesinella di Sopra (1681 m), dove cartelli indicano la via di discesa che costeggia per tutta la sua lunghezza il corso del Sarca di Vallesinella, che si snoda con spettacolari e spumeggianti cascate, di vario genere e dimensioni, sino al rifugio Vallesinella (dal Casinei: –312 m; 2 h; semplice).
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