La vecchia strada delle gole del Limarò è una breve, facile passeggiata quasi tutta in piano, lungo l’antica strada che percorreva le gole del Limarò, prima che venissero realizzati gli attuali tunnel.
Di Furio Chiaretta.
Oggi la vecchia strada delle gole del Limarò non è più trafficata come un tempo e chi viaggia in auto non ha più problemi di strettoie e code, ma non vede quasi mai le gole, che invece si possono ammirare con calma e magnifici scorci dall’alto, percorrendo l’antica strada a piedi o in bicicletta. Dopo una lunga fase di progettazione iniziata nel 1804, la strada venne realizzata tra il 1840 e il 1842, con tratti scavati nella roccia o sostenuti da archi in pietra. Il luogo migliore per parcheggiare è un’area pic-nic a fianco del tracciato chiuso alle auto, a circa un terzo del suo sviluppo: quindi prima si può camminare verso est sul tratto più lungo e spettacolare, poi si torna indietro con una moderata salita e si prosegue verso ovest, nel tratto più breve, con andata e ritorno in piano. L’itinerario si può effettuare quasi tutto l’anno e si snoda non lontano dal Parco naturale Adamello-Brenta.

Ritorno all’area pic-nic sulla strada che proviene da Comano Terme.
Percorso
Dall’area pic-nic di Limarò (430 m) si potrebbe raggiungere la ciclabile con l’attraversamento della SP 237: ma il traffico di auto e camion che escono in velocità dai tunnel lo rende decisamente pericoloso. Non a caso dall’area pic-nic parte una stradina ciclopedonale in salita che scavalca la provinciale e scende alla vecchia strada, ora riservata a bici e pedoni. Si va verso destra, passando in un avvallamento boscoso e si esce subito in una radura con a destra – oltre la carrozzabile – l’area pic-nic e a sinistra in basso il verde promontorio su cui sorge l’agriturismo Maso Limarò. Si attraversano due stradine che scendono verso il maso e si incontra un pannello illustrativo dedicato alle gole, che ora si ammirano dall’alto con un tratto assai panoramico. Sul fondo dello stretto, profondo canyon si vedono le acque del torrente Limarò (più noto come fiume Sarca) che scorrono verso Sarche. Voltandosi all’indietro, si nota il verde ripiano del Maso Limarò, che si interrompe sul bordo della forra.

La gola scavata dal Limarò verso Sarche, vista dalla ciclopedonale all’inizio della passeggiata.
Dopo un’altra bacheca, la vecchia strada va parallela alla nuova, che corre un po’ più in alto, e si allontana dalla gola con un tratto assolato. Si costeggia un parcheggio lungo la provinciale, da cui presto la vecchia strada si allontana con una discesa piuttosto ripida (10%) e, con due svolte nel bosco, torna in vista della gola. Questo è il tratto più spettacolare, con la strada tagliata nella verticale parete di roccia calcarea a picco sul torrente, che si domina con una visione davvero aerea. Proseguendo nella discesa si vede la gola delimitata dalle due pareti di roccia, che si allarga verso la piana di Sarche. Dopo una curva a destra la vecchia strada confluisce sul quinto tornante della SP 237, dove termina il percorso ciclopedonale (390 m, 30 min). Si torna indietro lungo la stessa strada, ora in salita, arrivando di fronte all’area pic-nic e poco dopo alla stradina di collegamento (35 min).

La spettacolare gola scavata dal Sarca sotto il Maso Limarò, nei pressi dell’area pic-nic.
Ora si può proseguire sul rimanente tratto della vecchia strada verso ovest, meno spettacolare ma comunque piacevole e ombreggiata. In questo tratto il torrente Limarò scorre sul fondo di una forra boscosa ed è più difficile vederlo, ma si sente comunque lo scrosciare delle sue acque. Si passa ai piedi di una parete verticale utilizzata come palestra di roccia e si prosegue lungo la strada che compie diverse curve per seguire l’andamento del pendio, con slarghi ideali per osservare il panorama sulle gole e sul versante opposto, dove si alternano rocce calcaree e scoscesi boschi. Si arriva così alla confluenza con la nuova strada (460 m, 20 min). I ciclisti possono continuare su di essa con un tratto in sede protetta, ma a piedi è meglio tornare indietro fino alla stradina, ora sulla destra, che riporta all’area pic-nic scavalcando la provinciale (20 min).
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