Il Trofeo delle Alpi è un maestoso monumento dell’antichità sopravvissuto fino ai nostri giorni.
Di Diego Vaschetto.
Il Trofeo delle Alpi è un grandioso monumento in onore di Augusto imperatore che domina tutt’ora il nucleo medioevale de La Turbie. Venne eretto nel 7 a.C. lungo la Via Julia Augusta, sul confine tra l’Italia e la Gallia Narbonense, per ricordare la spedizione militare del 15 a.C. in cui i generali Druso e Tiberio sottomisero 46 tribù alpine.
La costruzione seguiva il modello dell’architetto Vitruvio, che aveva progettato una colossale struttura con un primo livello quadrato di 38 metri per lato , su cui poggiava un secondo livello circolare costituito da 24 colonne doriche adornate da un fregio di metope e triglifi . Nelle nicchie tra le colonne erano collocate le statue dei comandanti militari che avevano partecipato alla spedizione, tra cui quella di Druso. Sulla grande cupola a gradoni che copriva il Trofeo delle Alpi era probabilmente collocata una colossale statua di Augusto.

Il maestoso lato occidentale del monumento dedicato ad Augusto, ancora in grado di mostrare gran parte del suo aspetto originale.
All’imperatore Augusto
Il Trofeo delle Alpi era costituito da una massa di calcestruzzo rinforzato con setti in pietra e rivestito da un candido calcare che doveva far risplendere il trofeo sotto i raggi del sole, rendendolo visibile da chilometri di distanza. Su una facciata del basamento quadrato era riportata una solenne iscrizione , che ha potuto essere ricostruita grazie alla citazione che ne fa Plinio il Vecchio nel suo trattato Naturalis historia:
«All’imperatore Augusto, figlio del divo Cesare, pontefice massimo, nell’anno 14° del suo impero, 17° della sua potestà tribunizia, il Senato e il Popolo Romano, poiché sotto la sua conduzione e auspici tutte le genti alpine, che si trovavano tra il mare superiore e quello inferiore, sono state assoggettate all’impero del popolo romano».
Seguono poi i nomi di tutte le 46 tribù sottomesse, mentre l’iscrizione era affiancata dal vero «trofeo» ossia una raffigurazione delle armi conquistate appese a un tronco d’albero con ai lati le figure incatenate di un barbaro e una barbara, a simboleggiarne l’avvenuta sottomissione.
Con il passare dei secoli
Tra il XII e il XV secolo il Trofeo delle Alpi venne trasformato in un castello attorno al quale si sviluppò il nucleo medievale di La Turbie, racchiuso da una cinta muraria che si raccordava alla fortifi cazione. Nel 1705, durante la guerra di Successione spagnola, la fortificazione, all’epoca appartenente al ducato di Savoia, venne conquistata dai francesi e in seguito minata e fatta esplodere per ordine di Luigi XIV. Dopo la sua distruzione, il Trofeo venne utilizzato come cava e via via smantellato utilizzando pietre e colonne anche per la realizzazione della vicina chiesa di San Michele, iniziata nel 1664.

L’imponente mole del Trofeo di Augusto , con i muri perimetrali in parte ricostruiti durante i restauri del secolo scorso.
Il Trofeo delle Alpi oggi
Al momento del primo parziale restauro si riuscirono a ripristinare solo quattro colonne, mentre l’aspetto generale del Trofeo delle Alpi era quello che si vede ancora oggi dal lato orientale; la facciata occidentale con l’iscrizione venne infatti del tutto ricostruita negli anni Trenta del XX secolo grazie alle generose donazioni del mecenate statunitense Edward Tuck e agli studi dell’architetto Jules Formige. L’altezza del monumento, che in origine con la statua sul tetto doveva raggiungere i 50 metri, si ferma oggi a 35, più che sufficienti a dare un‘idea della grandiosità del progetto originale. Una scala e alcuni passaggi aperti al suo interno durante la ristrutturazione permettono di raggiungere la terrazza al livello di base delle colonne, da dove la vista può spaziare dalla Liguria al golfo di Saint-Tropez e, nelle limpide giornate invernali, fino alla lontana Corsica.
Lascia un commento