
L’Italia nasce in Calabria? L’origine del coronimo «Italia» è incerta, ma le tesi prevalenti riconducono il suo etimo alla Calabria. Secondo la mitologia greca e latina, il nome «Italia» deriverebbe da Italo, re degli Enotri, che avrebbe trasformato la sua popolazione da nomade a stanziale introducendo la pratica dei sissizi, ovvero l’usanza di consumare pasti in comune.
Di Alessio Anceschi.
L’Italia nasce in Calabria, quindi, nel senso che la popolazione degli Enotri avrebbe preso il nome dal proprio re, venendo definiti «italici» dai Greci. Al regno di Italo sarebbe seguito quello di Morgene, che avrebbe poi subito la conquista da parte dei Bruzi, provenienti da settentrione.
Secondo una teoria parallela, a seguito di quest’ultimo evento, la popolazione degli Enotri si sarebbe suddivisa nelle popolazioni degli Itali, dei Morgeni e dei Siculi. In questo senso il termine «Italia» avrebbe iniziato a identificare soltanto l’area peninsulare occupata dal primo sottogruppo, mentre i Siculi si stanziarono in Sicilia e i Morgeni si divisero tra l’entroterra siciliano e la Calabria meridionale.
La terra del vino
Da quest’ultimo sottogruppo derivano i toponimi di Morgantina (antico insediamento nei pressi della città ennese di Aidone) e di San Giorgio Morgeto. Sempre secondo la mitologia greca, la popolazione degli Enotri deriverebbe il suo nome da Enotro, figlio di Licaone, sovrano di Arcadia (Peloponneso), che si sarebbe trasferito nel Sud Italia fondando il regno dell’Enotria, che significa letteralmente «terra del vino». Secondo i miti greci, il territorio dell’Enotria comprendeva in linea di massima le zone del Cilento, della Basilicata e della Calabria, ovvero l’area corrispondente alla Magna Grecia peninsulare.
Secondo Aristotele, il territorio governato dal mitico re Italo corrispondeva soltanto alla Calabria centromeridionale, delimitata a settentrione dal corso del fiume Lao, e aveva come capitale la città di Pandosia Bruzia, corrispondente all’attuale Acri.
I Vituli
L’origine del coronimo riferita al re degli Enotri avrebbe lasciato traccia di sé anche nell’abitato di Itala, situato sulla costa siciliana nei pressi di Messina, di fronte alle coste calabresi, il cui insediamento sarebbe stato fondato, secondo la leggenda, proprio dal mitico re Italo. Secondo altre fonti greche, il coronimo «Italia», anch’esso in origine riferito alla sola penisola calabrese, non sarebbe derivato dal nome del mitico re Italo, bensì dal nome della popolazione dei Vituli, stanziati nella penisola calabrese e quindi coincidenti con quegli stessi Enotri che abitavano la regione. L’etnonimo «Vituli», attribuito dai coloni greci all’antica popolazione autoctona calabrese, sarebbe derivato dal loro culto per i bovini ovvero, più specificatamente, per i tori. In questo senso il termine «Italia» deriverebbe pertanto da Outalía, che in sostanza significava «terra dei tori».
La teoria autoctona
Il culto delle antiche popolazioni calabresi per i bovini sarebbe avvalorato dalla sopravvivenza di numerosi toponimi legati a questo animale, come Taureana (frazione di Palmi), nei pressi della quale sorgeva l’antica città di Tauriana, Gioia Tauro, Taurianova, Bova e Bovalino. Secondo alcune fonti linguistiche, il termine di origine greca riferito alle popolazioni calabresi e al culto per i tori deriverebbe a sua volta dal vocabolo osco-umbro uitlu, utilizzato per indicare questo animale. In questo senso, la parola non avrebbe origine greca, ma sarebbe un termine autoctono dell’Italia centrale, come dimostra il fatto che la prima testimonianza epigrafica del termine «Italia» compaia in una moneta del 90 a.C. ritrovata nell’antica città di Corfinium (oggi Corfinio, denominato Valva fino al 1928), in Abruzzo.
Quest’ultima teoria non contrasta con quella precedente, poiché rimanda all’origine dell’etimo riferito all’animale (che avrebbe seguito un percorso da nord a sud) e non a quello etnicogeografico (che avrebbe all’opposto seguito un percorso da sud a nord). In ogni modo, dallo stesso etimo deriverebbe anche il termine «vitello». Al di là del fatto che il termine «Italia» tragga la sua origine dal vino o dai bovini, è molto probabile, se non quasi certo, che esso identificasse in origine la sola penisola calabrese e che sia stato in seguito esteso all’intera penisola italiana, prima fino al limite appenninico (quindi fino alla Toscana e alle Marche) e poi fino all’intero arco alpino.
Terra del fuoco o del tramonto
Secondo altre tesi linguistiche minoritarie, il termine «Italia» deriverebbe dal vocabolo greco Aithalia, la cui radice (aith) riferita al fuoco richiamerebbe la presenza di molte aree vulcaniche nel Meridione. Dallo stesso etimo deriverebbe anche l’oronimo del vulcano Etna. In questo senso, esso avrebbe quindi il significato di «terra del fuoco». Secondo un’altra ipotesi ancora, il termine «Italia» deriverebbe invece dal vocabolo accadico Atalu, che significherebbe «terra del tramonto». Questa tesi può essere messa in correlazione con quelle che rimarcano l’origine greca dei primi abitanti del Meridione, ovvero gli Enotri, in virtù della collocazione geografica della penisola italiana rispetto alla Grecia, che risulta appunto a occidente, ovvero verso il tramonto rispetto a essa. In questo senso, il coronimo della penisola italiana avrebbe la stessa origine di quello dell’isola greca di Itaca.
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