Il forte Dosso delle Somme era la più moderna fortificazione austriaca della cintura fortificata a protezione degli altopiani veneto-trentini ed era considerata nel 1915 una delle cinque migliori fortificazioni di tutto l’impero austroungarico. Di Diego Vaschetto.
Le donne spia sono figure apparse recentemente nell’immaginario collettivo. Per secoli l’impiego della donna nello spionaggio è stato limitato da pregiudizi, tabù e luoghi comuni, che la relegavano a ruoli del tutto secondari o al massimo a quello di seduttrice. Di Domenico Vecchioni.
La fine della cavalleria segnò un vero trapasso culturale in Europa. Le sue ultime cariche, animate dalla disperazione e dalla consapevolezza della propria inattualità, sono tra le pagine più curiose della Grande Guerra. Di Claudio Razeto. Alla vigilia del primo […]
La battaglia del San Matteo fu la più alta combattuta da reparti numerosi nella prima guerra mondiale e fu l’ennesima dimostrazione della capacità e dell’abilità di operare ad alta quota raggiunte dopo tre anni di guerra dalle truppe alpine di entrambe le parti. Di Diego Vaschetto.
Cent’anni fa si combatté la seconda battaglia della Marna, l’inizio della fine per l’esercito tedesco. Una serie di scontri seguiti all’Offensiva di primavera, cui partecipò anche un corpo d’armata italiano che diede prova del proprio valore, dopo il disastro di Caporetto e le accuse di disfattismo. Di Claudio Razeto.
Luigi Cadorna è stato capo di Stato Maggiore dell’esercito fino al 1917. Odiato e temuto, dopo Caporetto divenne il capro espiatorio su cui fu addossata la responsabilità del disastro. Di Claudio Razeto.
Con lo sviluppo della guerra moderna e i miglioramenti tecnici, i cecchini si ritagliarono un ruolo sempre più significativo. Ma come si sviluppò questa modalità di combattimento e a chi i cecchini devono il loro nome? Di Gian Vittorio Avondo e Gianbattista Aimino.
