Descrizione prodotto
Cactus 34. Che cos’è Cactus 34? Una distopia? La parodia di una distopia? Oppure una distopia con una direzione di sguardo ostinata e contraria?
Estate. Due anziani amici sono al mare con un soggiorno ASL per la quarta età presso la pensione convenzionata Serenella. Si direbbe per combattere la noia, una mattina a colazione uno dei due si mette a raccontare una storia di «fantascienza » a dir poco strampalata, che coinvolge un lontano pianeta chiamato «Muffa».
Ma c’è qualcosa d’inquietante alla Serenella, nelle persone intorno ai due protagonisti, due ex comici, e anche nei loro pensieri e ricordi. È come se si fosse verificato un profondo cambiamento negli esseri umani, che tra le altre cose ha sconvolto la vita dei nostri due. Ed è una vicenda ben più strana – forse – della storia di Muffa.
Vito Miccolis e Andrea Roncaglione hanno immaginato e poi scritto un piccolo, grande capolavoro di leggerezza. Una favola (?) surreale che sabota dall’interno tutti i codici della narrazione, e lo fa con la felicità un poco stralunata del sogno che forse diventerà (è già?) realtà.
Cactus 34. Un racconto che ci costringe a reimparare a leggere. Ad ascoltare. A pensare a noi e al mondo che ci circonda. E, magari, a sorriderne. O forse no?
CACTUS 34, GLI AUTORI:
Vito Miccolis Musicista dalle moltissime collaborazioni e fondatore della band multietnica Tribà (Distanze, del 1996, Ritmo Criminal, del 2001), ha sempre affiancato alla sua attività di percussionista e cantante quella di comico radiofonico. Il dottor Lo Sapio è il suo personaggio più noto, quasi un alter ego: esordisce sulle frequenze di Radio Torino Popolare, nel programma Popolar la notte, e lo accompagna ancora oggi.
Andrea Roncaglione Autore di romanzi e pièce teatrali, Andrea Roncaglione ha pubblicato Storia del duo chitarra e voce – triste – Andrea & Andrea (edizioni Seed), Culhwch e La chioma di Berenice (Miraggi edizioni). Ha diretto le stagioni 2007-2008 e 2008-2009 del varietà del Teatro della Caduta, a Torino. Tra i suoi spettacoli, Avrei preferito essere Jacques Cousteau.
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