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In bici in Piemonte. Itinerari cicloturistici per tutti sulle strade del Nordovest
In bici in Piemonte. Dalla pianura torinese al Canavese, dal Pinerolese al Cuneese, dalle risaie vercellesi all’Appennino ligure, dall’Acquese al Roero, nei luoghi più suggestivi e meno conosciuti del Piemonte, seguendo percorsi alternativi, spesso in piena natura. Cartine, approfondimenti e schede tecniche: difficoltà del percorso, grafici altimetrici, periodo consigliato. Strade bianche, oasi naturalistiche, tesori d’arte e architettura. Una straordinaria collezione di percorsi cicloturistici inediti, adatti a tutte le età, a tutte le stagioni, a tutte le biciclette.
Un modo slow per scoprire il Piemonte
UN ITINERARIO
OASI LIPU DI CRAVA-MOROZZO E BENE VAGIENNA
Il percorso si snoda in un territorio, il Monregalese, ricco di paesaggi molto diversi fra loro. Non lontano dal mare né dalle montagne, è caratterizzato dalle dolci colline delle Langhe, che richiamano ogni anno molti turisti, desiderosi di conoscere quest’affascinante zona del Piemonte.
Si parte dalla stazione ferroviaria di Mondovì e ci si dirige verso corso Alpi fino all’incrocio con Strada vecchia per Cuneo. Arrivati fino alla frazione Pogliola, si prosegue in direzione San Biagio fino al borgo medievale Rocca de’ Baldi, dov’è consigliata una visita al castello (vedi approfondimento). Da Rocca de’ Baldi, s’imbocca la stradina in discesa accanto al castello e si seguono le indicazioni che portano all’ingresso dell’oasi LIPU di Crava-Morozzo (vedi approfondimento). Si tratta dell’unica area umida di tutto il Cuneese che si estende per 300 ettari a un’altitudine di 400m, di recente confluita nel Parco naturale del Marguareis, è attraversabile in bici. All’interno si trovano due laghetti dov’è possibile osservare le evoluzioni degli uccelli migratori che vi sostano. Per la pausa pranzo, si consiglia una sosta al ristorante Croce Bianca a Rocca de’ Baldi, località Crava (tel. 0174 584109). La seconda parte dell’itinerario prende il via dall’oasi Lipu e si porta verso la SP 422, che si supera imboccando via Pasquero fino all’incrocio a destra con via Basse. Si prosegue sempre dritto fino a Magliano Sottano, dove si svolta a sinistra in via Ferrua. Quest’ultima, in leggera salita, è da percorre fino al Gorra. Oltrepassata la frazione si prosegue sempre su via Ferrua fino al San Luigi, e lì si prende via Carrù. Alla prima rotonda si svolta a destra in via Lequio Tanaroe si entra nel Comune di Bene Vagienna. Questa cittadina dalle origini romane presenta un interessante centro storico e altri luoghi di grande interesse, che vale la pena visitare, come il Museo Civico Archeologico sito all’interno del palazzo Lucerna di Rorà, in fase di restauro; il Belvedere e i bastioni. Se rimanesse ancora tempo, è possibile visitare, appena fuori città nella frazione di Roncaglia, la zona archeologica con i resti della città romana Augusta Baggiennorum, antico nucleo abitativo fatto costruire da Augusto Imperatore. Per raggiungere Fossano, meta finale dell’itinerario, bisogna seguire le indicazioni per Salmour. Da via Lequio Tanaro si continua fino all’incrocio con via Narzole, che s’imbocca a sinistra e si prosegue per frazione San Bernardo via Bene Vagienna. Poco prima dell’ingresso di Salmour s’incrocia un bivio, e si svolta a sinistra verso via Fossano, che in seguito diviene via Salmour (SP 45). Con una pedalata di pochi minuti (7 km) si arriva a Fossano, dopo una breve e trascurabile salita che s’incontra proprio ai piedi della collinetta dov’è adagiato il centro storico del paese. Dalla collinetta si prende via delle Alpi, poi via Roma, e si arriva a Fossano. È un grazioso borgo medievale, impreziosito dal castello degli Acaja circondato da quattro torri quadrate, situato sull’omonima piazza a forma di quadrilatero. Nei secoli scorsi il castello è stato un carcere, ma è stato trasformato in dimora nobiliare nel XV secolo. Dal 1961 è sede della biblioteca civica comunale. Sovente, il cortile interno ospita manifestazioni storico-culturali.
L’AUTORE
FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
È un’associazione impegnata nel sostegno e nella diffusione di una cultura della mobilità sostenibile, che promuove l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo. Organizza anche escursioni ciclistiche a scopo culturale lungo strade del Piemonte poco battute dal traffico, cercando di diffondere un turismo alternativo, rispettoso della natura e più attento al patrimonio storico-artistico. Cura inoltre l’aspetto formativo programmando ogni anno incontri, corsi e concorsi su temi inerenti la bicicletta e l’ambientalismo.