Descrizione prodotto
La Shoah in Piemonte
Storie, immagini, luoghi della deportazione
L’incubo degli ebrei italiani inizia nel 1938 con le leggi razziali. Da quel momento, si apre un’epoca di marginalizzazione, soprusi, persecuzioni, infine di deportazioni verso i campi di concentramento e di sterminio. Questo volume, per la prima volta, traccia un quadro complessivo della Shoah in Piemonte, in cui alla minuziosa ricerca storica si affianca un importante apparato iconografico d’archivio. La vita delle comunità ebraiche a Torino e nelle province piemontesi, l’occupazione nazifascista dopo l’8 settembre 1943, gli episodi più tragicamente noti (le stragi del lago Maggiore e la deportazione da Borgo San Dalmazzo), ma anche le tante piccole storie quotidiane, le testimonianze dei sopravvissuti ai Lager, i piccoli grandi spiragli di umanità di tutti coloro che in Piemonte rischiarono la vita per proteggere e aiutare gli ebrei a fuggire. Un volume di grande valore civile, perché, come ha scritto Primo Levi, «se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre».
L’AUTORE
Bruno Maida
È ricercatore di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino. Ha pubblicato, tra l’altro, «Non si è mai ex deportati». Una biografia di Lidia Beccaria Rolfi, Utet, Torino 2008; La Shoah dei bambini. La persecuzione dell’infanzia ebraica in Italia 1938-1945, Einaudi, Torino 2013; Il mestiere della memoria. Storia dell’Associazione nazionale ex deportati 1945-2010, Ombre Corte, Verona 2014.
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