Il West non fu solo pistoleri e indiani, utopisti socialisti vi arrivarono dall’Europa con la speranza di dare il vita a nuovi modelli sociali e produttivi. Esperienze all’avanguardia spesso rivelatesi troppo fragili per durare punteggiarono l’immensa distesa di campi e praterie del Nuovo Mondo.
di Jacques Portes.
Nell’Europa della Restaurazione apparvero idee nuove, talvolta nutrite dall’esperienza rivoluzionaria. La ricerca di un progresso collettivo e quasi egualitario, per esempio, parve una risposta possibile alla terribile povertà emersa con la prima rivoluzione industriale. Alcune esperienze umaniste, derivate da una sorta di comunismo cristiano, furono tentate in Gran Bretagna o in Francia, prima che le pressioni politiche e sociali ne spingessero i promotori a installarsi nei grandi spazi naturali degli Stati Uniti, come accadde all’inglese Robert Owen e ai francesi Charles Fourier ed Etienne Cabet. Questi non si proponevano di rovesciare il regime in vigore con un rivoluzione, ma di dare avvio a una controsocietà indipendente dallo Stato che, a partire dai primi nuclei, potesse ramificare in tutto il Paese: il suo successo avrebbe avuto valore di esempio per l’insieme delle classi sociali, grazie a uno sforzo di educazione e al benessere assicurato dal lavoro di tutti all’interno di comunità armoniose concepite proprio per questo scopo.
Robert Owen e Charles Fourier
Robert Owen (1771-1837) e Charles Fourier (1772-1837) erano contemporanei; ciascuno ha inventato una comunità di vita e di lavoro, il primo New Harmony, il secondo il Falansterio. Entrambi volevano lottare contro gli effetti più duri della società industriale; proposero una riduzione dell’orario di lavoro e il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori, al fine di sconfiggere mali sociali come l’alcolismo o la criminalità. Nella loro società ideale la polizia e i tribunali, ma anche l’assistenza pubblica, dovevano scomparire. Negli Stati Uniti contavano sull’abbondanza di terre e sulla debolezza dello Stato federale per far avanzare i loro progetti.
L’Icaria principale si trovava sulle rive del fiume Rosso in Texas; fu fondata dallo stesso Cabet nel 1848, trascinando al proprio seguito circa duecento suoi fedeli da una Francia paralizzata dal culto dell’arrichimento e del risparmio, simboleggiato da Luigi Filippo e Francois Guizot.
Robert Owen era un industriale, un umanista, che ha fondato cooperative e sindacati in Gran Bretagna prima di dar vita a due esperienze: New Lamark (1813-1828) nel suo Paese, una fabbrica modello con alloggi per gli operai che attirò l’attenzione degli osservatori; poi, forte di questa esperienza, New Harmony nell’Indiana (1824-1829). Si trattava di una comunità organizzata su un terreno di 200 ettari, già appartenuto a una setta; meno di mille persone vi s’installarono nel 1825, ma i vincoli sociali e lo scarso rendimento delle terre portarono a numerose partenze verso le città vicine. A dispetto di un successo iniziale, New Harmony diventò presto una città come le altre. Alcuni membri lasciarono la casa madre e si disperdettero in una dozzina di agglomerati sempre a est del Mississipi, in altri tentativi di comunità socialiste rimaste effimere. Owen stesso non mise mai piede negli Stati Uniti.
Tra i francesi, Charles Fourier fu l’ideatore del Falansterio, una nuova città fondata sull’aiuto reciproco comunitario; il principio era molto apprezzato e molteplici esperienze furono tentate in Francia, dove il Familisterio di Guise (Aisne) rappresentò l’esempio più elaborato e duraturo: chiuderà solo nel 1970.
Una cinquantina di falansteri furono inaugurati negli Stati Uniti alla metà del secolo, tutti situati nell’Est (Massachusetts e New Jersey), eccetto quello di La Réunion, in Texas, fondato nel 1853 da Victor Considérant (1808-1893), discepolo di Fourier. Si trattava di una grande azienda agricola di 5000 ettari nei dintorni di Dallas; sopravvisse per qualche anno, fino alla chiusura nel 1859: la comunità venne assorbita dal dinamismo della città venticinque anni più tardi.
Etienne Cabet
Sulla stessa linea si trovano le Icarie di Etienne Cabet (1788-1856): anch’egli concepì una città ideale, intrisa di un comunismo ispirato al Cristianesimo primitivo. Grazie al suo carisma e al suo talento di giornalista attirò numerosi volontari. L’Icaria principale si trovava sulle rive del fiume Rosso in Texas; fu fondata dallo stesso Cabet nel 1848, trascinando al proprio seguito circa duecento suoi fedeli da una Francia paralizzata dal culto dell’arrichimento e del risparmio, simboleggiato da Luigi Filippo e Francois Guizot. Contrariamente all’entusiasmo iniziale di Cabet, che esaltò le qualità del luogo scelto – “salubre, fertile, ricco di foreste e di praterie, ben irrorato e con un clima simile a quello dell’Italia” – Icaria partì con il piede sbagliato. I coloni francesi erano cittadini, spesso artigiani, isolati, privi di sistemi di trasporto, di fronte a una natura selvaggia e a condizioni climatiche molto difficili. Da New Orleans il tragitto per raggiungere il Texas si rivelò complicato e insidioso. Cabet e i suoi seguaci non prevedettero nulla per adattarsi a questo ambiente, né strumenti adeguati né animali da tiro. Inoltre gli accordi sulla terra furono conclusi in modo poco oculato; a breve termine gli icariani dovettero pagare somme considerevoli a un certo Peters, che si rivelò un agente immobiliare disonesto.
Nel giro di qualche mese, la colonia prese faticosamente forma, restando però fragile: un buon raccolto poteva essere seguito da mesi di trombe d’aria e siccità, compromettendo le rare provviste conservate. Icaria non sopravvisse a lungo: i suoi abitanti litigarono e si dispersero, alcune decine rientrarono in Francia. Nel 1849, un anno dopo il loro arrivo in Texas, il gruppo più consistente, più di 500 persone, sempre guidato da Cabet, si stabilì a Nauvoo (Illinois), in edifici lasciati liberi dai Mormoni, partiti cinque anni prima per la loro terra promessa; altri icariani venuti dalla Francia li raggiunsero mentre altri si diressero altrove, verso l’Iowa e la California. Cabet fece molta fatica a calmare gli spiriti; nel 1850 fu costretto a tornare a Parigi, dove fu accusato di malversazioni da parte di alcuni icariani risentiti. Il fondatore ritornò a Nauvoo a vivere i suoi ultimi anni di vita.
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