Che i cadaveri si abbronzino

13,00 

Autori: Jean-Patrick Manchette, Jean-Pierre Bastid (traduzione di Roberto Marro)
Formato: 14×21,5
Pagine: 192
ISBN: 978-88-7707-330-3

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Descrizione prodotto

Che i cadaveri si abbronzino

«Un dispositivo polifonico degno di Faulkner, dove si moltiplicano i punti di vista e le messe a fuoco. I procedimenti retorici e le allusioni letterarie […] pervadono i gesti di una comunità di banditi hippy, divertentissima»
(Le Courrier).

«Un cocktail di violenza, di immaginazione, di follia, di giubilante cupezza e di riflessione politica che all’epoca non aveva modelli»
(L’Humanité).

«Un autore che rimane, di gran lunga, e non per caso, il migliore»
(Serge Quadruppani).

Il romanzo che, pubblicato nella Série Noire nel 1971, rivoluziona il genere noir. Per Jean-Patrick Manchette e per il suo amico e coautore Jean-Pierre Bastid, un esordio folgorante. Scuro, incalzante, senza tregua. Indimenticabile. Per la prima volta in italiano.

 

Che i cadaveri si abbronzino. Un piccolo villaggio sperduto spazzato dal sole a picco, nel profondo Sud della Francia. Luce, l’eccentrica proprietaria del villaggio, cinquantenne pittrice anarcoide, alcolizzata, ricchissima, ci passa le vacanze coltivando con cura il proprio rimpianto per la giovinezza perduta. Per allontanare i turbamenti dell’anima (e della mezza età), ospita liberamente amici, amici degli amici, nuovi e vecchi amanti e tutti coloro che si presentano nel villaggio. Senza fare troppe domande. Neppure quando, a 10 chilometri da lì, 250 chili d’oro scompaiono durante un sanguinoso assalto a un furgone portavalori. Sì, certo, i nuovi arrivati non hanno proprio nulla di convenzionale, ma che importa? E quando un’ignara coppia di gendarmi sale fino al villaggio, tutta la sua gioiosa e bizzarra popolazione si ritrova coinvolta in un’orgia di violenza, alla fine della quale non resterà che contare i cadaveri. Un giorno, una notte: una narrazione folle e incalzante, scandita quasi minuto per minuto. Un’avventura narrativa straordinaria. Visionaria come un film, crudele come la realtà.

GLI AUTORI

Jean-Patrick Manchette (Marsiglia 1942 – Parigi 1995), scrittore, critico letterario, jazzista, è stato il più importante autore del noir contemporaneo francese. Con una dozzina di romanzi, scritti tra il 1971 e il 1981, ha ridefinito per sempre il concetto stesso di genere letterario. I suoi testi sono spesso violenti, duri, costruiti intorno a uno stile diretto ma raffinato, scandito da un ritmo implacabile, inconfondibile, di chiara ispirazione jazzistica. I suoi romanzi sono stati tradotti in Italia da Einaudi: Posizione di tiro (1998, 2004 e 2015), Nada (2000), Piccolo blues (2002), Un mucchio di cadaveri (2003), Piovono morti (2004), Pazza da uccidere (2005), Il caso N’Gustro (2006), Fatale (1998, 2007), Principessa di sangue (2007).

Jean-Pierre Bastid (Montreuil, 1937) è scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico. È stato assistente di Jean Cocteau per Il testamento di Orfeo e ha all’attivo numerosi lungometraggi e cortometraggi per il cinema e la televisione, oltre a una cinquantina di romanzi pubblicati.