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Torino. Narrate, ponti, la vostra storia
Un libro dove le opere di architettura sono personaggi con una storia a volte travagliata, raccontata con la fluidità del romanzo e il rigore del saggio
Dall’inizio dell’Ottocento a oggi, la storia dello sviluppo di Torino s’intreccia con quella dei suoi ponti. Grandi opere e modesti interventi: dai dibattiti del Consiglio comunale sul progetto di un ponte monumentale sul Po alle iniziative dei comitati spontanei dei cittadini per ottenere un modesto ponte in periferia, esce uno spaccato di vita cittadina ancora poco noto agli stessi torinesi.
La storia di Torino si intreccia intimamente con lo sviluppo urbanistico, economico, politico e sociale della città, dall’inizio dell’Ottocento a oggi. I trentasei ponti che attraversano in territorio cittadino il Po, la Dora Riparia, la Stura di Lanzo e il Sangone sono stati costruiti nell’arco di due secoli, durante i quali Torino subì alterne vicende fondamentali per la sua storia.
Nello scorcio dell’Ottocento l’antica capitale sabauda riuscì a trovare una nuova identità, riconoscendosi come città industriale. Il fenomeno dell’urbanizzazione nei primi anni del Novecento e nel periodo tra le due guerre fu di stimolo allo sviluppo della città, che si estese fino a comprendere i vecchi borghi di Po, di Dora e di Stura. Diventò allora necessario infittire gli attraversamenti dei fiumi, esigenza che fu soddisfatta con la realizzazione di quindici ponti tra il 1902 e il 1936.
L’AUTORE
Angìa Sassi Perino
Già professore di Scienza delle costruzioni al Politecnico di Torino, si occupa anche di studi storico-scientifici pubblicati in varie riviste e presentati in diversi convegni.