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Villaggi fantasma nelle valli occitane. Nelle pieghe delle valli occitane, dalle Alpi Marittime alle valli valdesi, sono nascosti luoghi insoliti e spesso dimenticati: borgate abbandonate, chiese, santuari, forni, villaggi minerari distrutti con una storia antica, altrettanti segni di una civiltà montanara ormai scomparsa. Luoghi spesso situati in ambienti di grande valore paesaggistico, di cui però a volte non è rimasto che qualche brandello di muro, dov’è possibile rintracciare le testimonianze delle comunità alpine di lingua e cultura provenzale che, con l’opera paziente di tante generazioni, sono riuscite ad addomesticare queste terre di montagna, difficili eppure bellissime, facendone un luogo di vita e di lavoro.
Villaggi fantasma nelle valli occitane. Un volume di itinerari insoliti, alla portata di tutti; per ciascuno, una scheda tecnica con l’accesso a ogni sito e un apparato iconografico inedito, approfondimenti sulla storia, la cultura, l’arte popolare e le tipologie architettoniche alpine. Quando la montagna è uno specchio sul passato. Il nostro passato.
VILLAGGI FANTASMA NELLE VALLI OCCITANE L’INDICE:
• Carnino e Upega: la civiltà della pietra (valle Tanaro) • Ferriere, il paese dei contrabbandieri (valle Stura) • Castellaro di Celle: l’antico presidio (valle Maira) • Ollasca, nella parte di valle Grana dimenticata (valle Grana) • Chiatignano, Serremorello: i paesi dei bottai (valle Maira) • Ugo Soprano e Ugo Sottano: nel vallone di Celle (valle Maira) • La straordinaria casa-villaggio di Canosio (valle Maira) • Ussolo, il villaggio nascosto (valle Maira) • Tolosano, là dove Il vento fa il suo giro (valle Maira) • Bonelli e Miceli, le borgate abbandonate di Venasca (val Varaita) • Torrette di Casteldelfino, il fantasma risorto (val Varaita) • Piglioni di Erasca, il villaggio sconosciuto (valle Po) • Succa di Paesana, il villaggio fantasma nel bosco (valle Po) • Grange di Mezzo e Grange Superiori di Calcinere: la vita dura di un tempo (valle Po) • Sarsen e Serre Cruel, profumo di Medioevo (val Pellice) • Barma Munastira: il villaggio coperto (val Pellice) • Pomaretto: Bout, Aymars e Cerisieri, dove si produceva il Ramìe (val Germanasca) • La borgata Grasso, dove il bosco trionfa (val Germanasca) • Occie, il villaggio diverso (val Germanasca) • Balsiglia e Ortiare: la solitudine del vallone di Massello (val Germanasca) • Perrero: le miniere del Vallone e il sentiero Arturo Genre, per non dimenticare (val Germanasca) • Rodoretto, nel vallone nascosto (val Germanasca) • Prali: Crosetto tra cave e miniere (val Germanasca) • Prali: Indritti, il paese dei minatori (val Germanasca) • Tagliaretto, il paese delle meridiane (val Chisone) • Roure: Seleiraut, il paese dell’apparizione (val Chisone) • Faussimagne, un alpeggio popoloso (val Chisone) • Grand Puy, il paese dell’incendio (val Chisone) • Ciargiur (o Chargiur) del Forno, un alpeggio quasi permanente (val Sangone).
L’AUTORE:
Gian Vittorio Avondo, storico, è autore di numerosi saggi sul Novecento e di articoli su riviste a diffusione nazionale. Ha pubblicato numerosi volumi di carattere storico, etnografico e turistico-escursionistico. Per Edizioni del Capricorno, in particolare, si segnalano fra gli altri: 35 borghi imperdibili. Piemonte, 35 borghi imperdibili delle nostre montagne (con C. Rolando), Alta valle di Susa e Brianzonese. Escursioni imperdibili tra Italia e Francia (con G.B. Aimino), Escursioni imperdibili sulle vie sacre del Piemonte (con C. Rolando), Laghi di confine. Itinerari escursionistici tra Piemonte e Francia (con L. Avondo), Sui sentieri dei Valdesi. Itinerari escursionistici dalla valle di Susa alla val Pellice (con D. Rosso), Villaggi fantasma delle valli Susa e Sangone (con C. Rolando), Leggende delle montagne piemontesi (con D. Priolo e C. Rolando), Scapa travaj che mi i rivo. Detti e proverbi della civiltà contadina piemontese (con C. Porta).
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