Più o meno di vino

18,00 

Autore: Vincenzo Reda
Formato: 24 x 17
Pagine: 308
ISBN: 978-88-7707-103-3

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Descrizione prodotto

Vincenzo Reda Più o meno di vino

Da leggere senza moderazione

Vincenzo Reda, Più o meno di vino è un viaggio, con la cultura del vino e del cibo come filo conduttore. Luoghi, personaggi, scrittori e artisti, incontri e degustazioni, parole celebri. Da Porta Palazzo a Bombay, passando per l’Afghanistan. Da Orazio a Hemingway, passando per Mario Soldati e John Fante.

Avevo diciott’anni umidi e nebbiosi e freddi, com’erano freddi e nebbiosi e umidi quei primi anni settanta in una città che s’alzava al mattino sciatta come s’era coricata alla sera.  Dentro quel limbo sferragliante ho lavorato un anno ma il ricordo è quello di un novembre senza fine. Tornavo a casa tardi, scuola serale, neanche stanco: solo intorpidito, come in una trance dentro cui mi facevano precipitare le formule di prostaferesi o i diagrammi di carico delle travi doppiotì. […] Tutti pativamo il freddo, anche quelli che operai lo erano davvero: chi per talento, chi per costituzione, chi per ceto, chi per tradizione. Meno lui. Era un veneto: tracagnotto, una bella pancia da esposizione. Me lo ricordo di una trentina d’anni e un poco stempiato. Alle sei e cinque minuti era già sudato e in canottiera. Una di quelle canottiere di lana bianca con le spalline sottili come usavano in quel periodo. Diavolo di un tanghero, non riuscivo a capacitarmi di come potesse sentire così caldo a quell’ora del mattino, quando anche le povere scocche parevano rabbrividire di quel freddo ostinato, scendendo nude dalla verniciatura, tutte piene di buchi e spifferi che a noi toccava di riempire. Si cominciava alle sei in punto: arrivavo nello spogliatoio, sopra al primo piano, giusto in tempo per cambiarmi, scendere le scale, bollare la cartolina – 13832322 – e prendere in mano il primo fascio di cavi da inserire nella prima scocca. Il veneto era già in canottiera e sudava come se fossimo a quaranta gradi sotto il sole giaguaro. Un’ossessione quel veneto gocciolante. Fino a quando una mattina, chissà perché, arrivai una decina di minuti prima del solito: era ancora nello spogliatoio davanti al suo armadietto di lamiera grigia. Me lo ricordo in piedi, indosso la canottiera di rigore ma non ancora gocciolante; mi voltava le spalle, rivolto verso il suo armadietto aperto, un braccio lungo il corpo e l’altro all’interno a sostenere qualcosa. Erano le sei meno un quarto e dal bottiglione di già ne mancava più che la metà.

 

L’AUTORE

Vincenzo Reda

Calabrese nato alle pendici della Sila, da sempre vive a Torino. Appassionato di editoria e artista, ha lavorato presso radio, teatro e tv e ha all’attivo numerose pubblicazioni con diversi autori.