Il fantasma di piazza Statuto

12,00 

Autore: Massimo Tallone
Formato: 14×21,5
Pagine: 272
ISBN: 978-88-7707-493-5

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Descrizione prodotto

Il fantasma di piazza Statuto. Sarà capitato anche a voi di soffrire d’insonnia. Alla settantenne signora Annetta, originale voce narrante di questo romanzo, capita tutte le notti. E resta lì, nel suo letto, ad ascoltare gli inquietanti rumori provenienti dalla mansarda dei vicini, dallo studio dell’ormai scomparso pittore Ettore Doro, di cui l’anziana signora è stata domestica e portinaia. Nella casa dell’artista, genio inclassificabile e viveur appartato come solo un vero torinese sa essere, vivono la sorella Maria – impegnata a catalogare le opere del fratello – e il nipote Corrado, taciturno nerd che consuma la vita davanti allo schermo del computer. Chi, ogni notte, oltre quella parete, s’intrufola nello studio? Un ladro alla ricerca di qualche capolavoro nascosto o il fantasma di Ettore Doro? Annetta assolda per le indagini l’imperturbabile occultista Angelo Piola. Per il lettore, che senza quasi accorgersene si ritrova prigioniero nei panni dell’arzilla vecchietta, comincia un viaggio sghembo ma incalzante, capace d’inchiodare alla pagina: sedute spiritiche e vernissage, la Torino un po’ vacua e opportunista dei salotti culturali, la città blasé, razionale e illuminista, e quella esoterica, fino alla scoperta (condita da un omicidio e altri coup de théâtre) dell’inimmaginabile segreto del pittore.

«Mi sono lasciata scappare questo grido. E adesso che cosa faccio? Mi hanno di sicuro sentito. Ora sanno che c’è qualcuno dall’altra parte della parete. Sanno che qualcuno li ha sentiti. Cercheranno di punirmi, se non addirittura di eliminarmi. Per loro una parete non è certo un ostacolo. Sono fantasmi, apparizioni, parvenze. Possono tutto, attraversano i muri, si materializzano dove vogliono, assumono le sembianze che desiderano… Annetta, Annetta, ma sei diventata matta? Perché hai lanciato quel grido? Ma adesso stai calma. Mantieni il sangue freddo. Tanto ormai l’urlo l’hai cacciato e non si torna indietro. Ma come facevo a non urlare? Si grida anche per difendersi dalle cose assurde, dai fatti mostruosi, no? Si grida anche per impedire a se stessi di vedere o sentire ciò che è intollerabile per la nostra esperienza, almeno, per me funziona così.»

Il fantasma di piazza Statuto. È possibile, in un romanzo, coniugare un’ironia esilarante e un ritmo capace d’intorbidare i confini fra noir e thriller? Sì. Ma ci va un maestro: Massimo Tallone.

L’AUTORE

Massimo Tallone, scrittore, ha pubblicato i saggi Dizionario ironico della cultura italiana (Utet, 2009) e Bartleby mi ha salvato la vita (Buendia Books, 2018) e numerosi noir, tra cui: Il diavolo ai giardini Cavour (2013, e/o), Piombo a Stupinigi (2007), Veleni al Lingotto (2008), Doppio inganno al Valentino (2009), L’enigma del pollice (2010), La manutenzione della morte (2011), Il Cardo e la cura del sole (2012) e L’amaro dell’immortalità (2013) per Fratelli Frilli Editori. Dal 2011 collabora con il quotidiano La Repubblica, per il quale scrive racconti seriali. È socio fondatore del collettivo di scrittori Torinoir e direttore artistico della scuola di comunicazione e scrittura Facciamo la Lingua. Per Edizioni del Capricorno, ha pubblicato i noir Il postino di Superga (2015), La riva destra della Dora (2016), La curva delle cento lire (2016), Le maschere di Lola (2017), La casa della mano bianca (2017) e Le api dei Cappuccini (2018, tutti in coppia con Biagio Fabrizio Carillo) e Non mi toccare (2019).

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