Descrizione prodotto
Il legionario della val di Susa. Il pm torinese Silvia Matteis è in difficoltà. Chi è il contadino valsusino, ex legionario, che in procura sta confessando un’incredibile ma circostanziata serie di delitti? Uno squilibrato, un mitomane o un vero serial killer, capace di uccidere con spietata freddezza e senza apparenti motivi? Che cosa c’è di vero nei suoi rapporti con i servizi segreti? E con l’armeria di Susa che ha messo in piedi un traffico illegale d’armi a cui non sembrano estranei alcuni esponenti dei carabinieri e gli stessi Servizi? Chi, tra depistaggi, zone d’ombra, tentativi d’inquinamento delle indagini e maneggi giudiziari, sta cercando d’intimidire Silvia Matteis spedendole un proiettile in busta chiusa nel bel mezzo delle indagini?
«‘Nessuna impronta, dottoressa. Busta illibata. Indovini che calibro è il proiettile? 9×21. Il motivo per cui ho voluto parlarle in via riservata è nel foglio di minacce. Lo legga. Anche su quello nessuna impronta. Scritto con normografo e fotocopiato. Non si spaventi…’ Non avevo visto il foglio piegato in quattro. Lo aprii: Per il tuo Luigi. Sentii una stretta. Gli occhi s’inchiodarono su quel nome, Luigi, mio terzo figlio. Lo portavo in grembo da quasi tre mesi. Lo sapevano soltanto mio marito, la ginecologa e il padre eterno. Erano al di sopra di qualunque sospetto. Fissai Lucio. ‘Silenzio assoluto sull’intera vicenda. Il fascicolo andrà a Milano, per competenza. Non verrà trattato qui. Il problema non è la mia gravidanza, è il proiettile mandato a un bambino che deve ancora nascere. A margine, mio marito e io abbiamo deciso di chiamarlo Luigi appena qualche sera fa. Nemmeno i fratellini lo sanno. Loro, invece, l’hanno saputo…’»
Ambientato alla fine degli anni Novanta, Il legionario della val di Susa è un legal thriller ritmato e originale, capace di descrivere con impressionante lucidità e dall’interno i meccanismi dell’indagine giudiziaria, ma anche e soprattutto l’opacità e i veleni dell’ambiente del palazzo di Giustizia. Una fiction, certo, ma più reale del reale. Ispirata a fatti realmente accaduti.
L’AUTORE
Paolo Volpato è un giornalista della RAI presso la redazione regionale del Piemonte. Si è sempre occupato di cronaca giudiziaria, seguendo alcune delle più importanti inchieste degli ultimi decenni, che hanno segnato la vita di Torino con pesanti riflessi sulla storia nazionale: come quella sul clan dei Catanesi, quella sullo scandalo tangenti che a Torino anticipò Mani Pulite e l’indagine sull’omicidio del procuratore di Torino Bruno Caccia, assassinato dalla ’ndrangheta. Per Edizioni del Capricorno ha pubblicato il noir La ragazza della Crocetta (2018).
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