Descrizione prodotto
Intrigo ad Asmara.
L’ultima indagine del maggiore Aldo Morosini nell’Africa Coloniale Italiana.
Un suggestivo viaggio dentro l’effimero universo coloniale italiano, colmo di personaggi, notazioni, umori, climi e atmosfere dell’epoca; un autentico «mondo perduto» ricostruito con arte, in tutti i suoi aspetti più concreti e reali, che s’incrocia con una trama sottile e avvincente.
Un «noir coloniale» suggestivo e potente, vivido e originale.
Intrigo ad Asmara. Gennaio 1937. Dopo la proclamazione dell’impero, il maggiore Aldo Morosini entra a far parte della nascente Polizia dell’Africa Italiana (PAI) e, insieme al maresciallo Barbagallo, si trasferisce nella sfolgorante Asmara, all’epoca la città più bella, dinamica e moderna del Continente Nero. Non sono inizi facili. Quasi subito, infatti, il maggiore s’imbatte nel caso di una ragazza meticcia seviziata e strangolata che, si scopre, frequentava come prostituta d’alto bordo gli ambienti altolocati della capitale eritrea.
E mentre indaga, Morosini si trova anche a dover gestire le pressioni di un agente dell’OVRA, la polizia segreta del Duce, al quale deve prestare aiuto per controllare le presunte infiltrazioni comuniste nella colonia in sostegno alla resistenza antitaliana in Etiopia. Tra femmes fatales, agenti segreti, giornalisti impiccioni, ribelli etiopi e cospiratori in uniforme, Morosini si trova invischiato in un intrigo scivoloso, che sembra coinvolgere anche le alte sfere militari. E, in una corsa contro il tempo, dovrà provare a sventare un attentato ordito contro il viceré Graziani nella nuova capitale dell’impero: Addis Abeba.
L’AUTORE
Giorgio Ballario, è nato a Torino nel 1964, è giornalista e lavora a La Stampa. Ha pubblicato racconti in svariate antologie giallo-noir, tra cui, per Edizioni del Capricorno, Porta Palazzo in noir (2016) e Il Po in noir (2017), e sei romanzi: Morire è un attimo (2008), Una donna di troppo (2009), Il volo della cicala (2010), Le rose di Axum (2010), tutti appartenenti al ciclo del maggiore Morosini; Nero Tav (2013) e, per Edizioni del Capricorno, Il destino dell’avvoltoio (2017). Nel 2010 ha vinto con Morire è un attimo il Premio Archè Anguillara Sabazia e nel 2013 il Premio GialloLatino con il racconto Dos gardenias, pubblicato da Segretissimo Mondadori. Con Vita spericolata di Albert Spaggiari, biografia di un famoso ladro francese degli anni Settanta (2016), è stato finalista al Premio Acqui Storia. Fuori dal coro (2017) è una galleria di personaggi irregolari e controcorrente del Novecento. Dal 2014 è presidente di Torinoir, sodalizio di scrittori torinesi malati di noir
Vita noir –
Sempre meglio definita la personalità di Morosini, uomo leale, serio ma venato da una chiarissima inclinazione malinconica che affonda le radici nella consapevolezza della caducità umana. L’intrigo è perfettamente sviluppato e la tensione pervade le pagine del romanzo: Assieme alle nebbie di Massaua forse i due volumi migliori. Si attendono nuove avventure.