Descrizione prodotto
Nina la poliziotta dilettante. Nella Torino d’inizio Novecento si consuma un misterioso delitto: il conte Carlo Sveglia viene ucciso dopo essere uscito dalla casa della fidanzata Nina, una giovane operaia, poche ore prima dell’ufficializzazione della loro unione. Del delitto è accusata anzitutto la stessa Nina, che però ben presto viene prosciolta, senza che la polizia riesca a dare una svolta alle indagini.
È Nina, allora, a cominciare un’inchiesta per dare un nome all’assassino dell’amato; per farlo inscena un finto suicidio, cambia identità e s’infiltra nella nobile casa di Carlo. Tra personaggi ambigui e torbide trame familiari, in una successione di clamorosi coups de théâtre, Nina arriverà infine a scoprire il colpevole.
«Con shakespeariani escamotage e rocamboleschi travestimenti, con argute peripezie nelle quali non manca mai l’analisi delle dinamiche dei personaggi, attraverso stravolgimenti e colpi di scena; nelle danze relazionali che portano gli attori a strabilianti eppure psicologicamente verosimili prese di coscienza, Carolina Invernizio […] dà vita a un storia che, a leggerla adesso, nel 2024, a commuoversi e a sorridere seguendo le sue parole, si fa presto a rievocare l’autrice accanto a sé. Pare di vederla, cappellino e gioielli, sguardo brillante, felice di aver mietuto un’altra vittima, di aver sedotto un’altra lettrice, un altro lettore.» (Dal commento di Valeria Bianchi Mian.)
Nina la poliziotta dilettante. Più di vent’anni prima di Agatha Christie e Miss Marple, la prima detective story al femminile della storia letteraria italiana, con tutti gli elementi classici del genere: centralità del delitto, perfetta costruzione della suspense e della surprise, narrazione della detection.
Divertimento assicurato; e vedrete che, leggendo, ci sarà pure modo d’imparare qualcosa sui costumi, le miserie e le grandezze dell’Italia d’inizio Novecento. Assolutamente da riscoprire.
NINA LA POLIZIOTTA DILETTANTE, L’AUTRICE:
Carolina Invernizio (Voghera, 1851 – Cuneo, 1916) è stata una delle scrittrici più prolifi che e di maggior successo della storia editoriale italiana: a partire dal 1879 e fino alla morte, diede alle stampe circa 130 romanzi, usciti quasi tutti per i tipi di Salani o a puntate su quotidiani come l’Opinione nazionale o La Gazzetta di Torino. Regina del romanzo d’appendice, del feuilleton spesso a tinte fosche, è stata anche una delle prime scrittrici italiane a cimentarsi con la letteratura giallo-noir, ambito nel quale va annoverata fra i più importanti pionieri nel nostro Paese.
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