Roghi ed eresie in Piemonte

13,00 

Autori: Gian Vittorio Avondo, Giambattista Aimino, Angelo Arata
Formato: 14 x 21,5
Pagine: 160
ISBN: 978-88-7707-421-8

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Descrizione prodotto

Roghi ed eresie in Piemonte. Dall’anno Mille fino alle soglie della Rivoluzione francese, il Piemonte è stato percorso da una lunga serie di movimenti ereticali, che hanno trovato fertile terreno in una regione di confine, naturale luogo di passaggio di idee e di influenze culturali da e verso l’Europa. Dai Catari di Monforte d’Alba agli Apostolici di Fra Dolcino nel Biellese, dalla parabola degli Umiliati alessandrini all’eresia Valdese, dagli Ugonotti delle valli alpine alle grandi figure della Riforma radicale, questo libro indaga l’appassionante vicenda delle dissidenze religiose piemontesi.

Storie di persecuzioni, di processi e roghi, ma anche grandi figure di inquisitori, che spesso rischiavano e talvolta perdevano la vita nel tentativo di ristabilire l’ortodossia della fede. Non manca un capitolo dedicato alle meno note vicende della stregoneria, della magia e della loro repressione, in particolare tra Langhe e Monferrato alessandrino, in quei territori di transizione fra Mediterraneo e Nord Europa che fino all’arrivo delle truppe napoleoniche sono stati teatro di guerre senza quartiere, di pestilenze e carestie, in cui spesso le «streghe» diventavano il capro espiatorio di lotte politiche e crisi economiche ricorrenti. Roghi ed eresie in Piemonte: luoghi e personaggi di una storia diversa. Intrigante e poco nota, da leggere senza pregiudizi, distinguendo realtà e leggenda.

ROGHI ED ERESIE IN PIEMONTE, L’INDICE:

Introduzione I Catari (dagli eretici di Monforte agli ultimi roghi di Chieri). Le eresie dualistiche Sui confini dell’eresia: la parabola degli Umiliati I Dolciniani L’eresia valdese. Il tempio del Ciabàs e Karl Sigmund Friedrich. Wilhelm von Leutrum: Barun Litrùn. Emanuele Filiberto e la pace di Cavour. Il forte di Mirabuc, il bastione antivaldese. Valli e pianura piemontese prima della Riforma: eretici al rogo e inquisitori assassinati Giampaolo Alciati della Motta e altri eretici radicali piemontesi: la diffusione delle libertà moderne dal Piemonte all’Europa. Celio Secondo Curione. Matteo Gribaldi Moffa. Giorgio Biandrata Ortodossi ed eterodossi nelle Vallées Cédées piemontesi, prima e dopo la Riforma Le valli cuneesi: i Catari della val Grana e gli Ugonotti di Acceglio e della val Maira «Ho promesso al demonio di far quello che volea»: stregoneria, malefici e magia fra Basso Piemonte e Liguria I roghi di Peveragno.

GLI AUTORI:

Gian Vittorio Avondo. Storico, è autore di numerosi saggi sul Novecento. Per Edizioni del Capricorno ha pubblicato numerosi volumi di carattere storico ed etnografico, fa cui: Piemonte contadino. Storie, tradizioni, stagioni del mondo rurale (2014), Terre di Occitania. Tradizioni, luoghi e costumi della cultura provenzale in Piemonte (2015, con G. Aimino), C’era una volta il Po. Tradizioni e cultura popolare sulle rive del grande fiume in Piemonte (2015), Piemonte montanaro. Storie, tradizioni, stagioni del mondo alpino (2015), Antichi mestieri del Piemonte. Immagini, storie e testimonianze (2016), Rimedi, cibi e altre stranezze della tradizione piemontese (2019), Epidemie in Piemonte. Una storia lunga quattro secoli (2020, con G. Aimino e P. Moretti).

Gianbattista Aimino, laureato in Scienze politiche all’Università di Torino, studioso di storia contemporanea, per Edizioni del Capricorno ha pubblicato Piemonte 1944. L’anno più lungo, Piemonte 8 settembre (2014, con G.V. Avondo e C. Rolando), Cronache della Liberazione in Piemonte (2015, con G.V. Avondo e C. Rolando), Le grandi battaglie della Resistenza in Piemonte (2017, con G.V. Avondo e C. Rolando), La Grande Guerra dei piemontesi (2018) e Epidemie in Piemonte. Una storia lunga quattro secoli (2020, con G.V. Avondo e P. Moretti).

Angelo Arata, laureato in Lettere moderne all’Università di Torino, medievista (associato al CRISM – Centro di Ricerca sulle Istituzioni e le Società Medievali), ha pubblicato diverse ricerche di storia locale e regionale. Si è occupato della viabilità e dei percorsi militari nel Basso Piemonte tra XVII e XVIII secolo. Socio della Società di storia, arte, archeologia per la provincia di Cuneo, fa parte del direttivo della Sezione Statiella dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, di cui è stato vicepresidente. Fa parte delle giurie di importanti premi storicoletterari e ha pubblicato romanzi storici.

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