Ieri alla Mostra del cinema di Venezia è stata la giornata di Everest del regista islandese Kormakur.
Il film racconta la salita alla cima degli alpinisti Scott Fischer, Anatoli Boukreev e Neal Beidleman e otto loro clienti (i tre avevano fondato la società Mountain Madness, che organizzava salite guidate alle cime più alte del mondo). Era il maggio 1996, e la scalata finì in tragedia: una tempesta di neve sorprese il gruppo e 8 alpinisti morirono.
L’Everest è anche il protagonista della corsa agli 8000, quella che viene definita «l’età d’oro dell’alpinismo himalayano»: negli anni Cinquanta gli stati si danno battaglia per la conquista delle vette, e le missioni assumono un carattere di propaganda e sono tinte di forte spirito nazionalista. Ne abbiamo parlato nel nostro libro Il mito K2, storia e immagini del primo 8000 italiano.
Perché non dare un’occhiata a quel capitolo in attesa dell’uscita del film?
Lo trovate qui, buona lettura.