Tornano i noir di Tallone&Carillo: arriva La curva delle cento lire
Per la prima volta, Lola ha paura. Si ritroverà più volte sull’orlo del baratro e, alla fine, ne uscirà cambiata. E noi lettori con lei
A torino, nevica da giorni. In questa sorta di sospeso torpore, esplode la notizia: nel giro di poche ore due uomini e una donna vengono ritrovati esanimi, ubriachi, vivi ma con la lingua mozzata. Sulla città semiparalizzata da quell’imponderabile sussulto d’inverno aleggia l’orrore di un crimine seriale, subito alimentato dal consueto tam tam mediatico. Almeno all’inizio, Lola osserva il manifestarsi degli eventi da spettatrice e poi, all’improvviso, ci si ritrova dentro in pieno, costretta a indagare sull’identità di una delle tre vittime, che sembra provenire dritta dal suo passato lontano e vicino. E, senza volerlo, fi nirà per essere coinvolta in una vicenda più grande e complicata, di cui non sa controllare tempi, attori, pericoli, obbligata a fare i conti con un mondo criminale che non conosce e che la trascina più volte sull’orlo di un baratro di cui non vede i confini. Un’indagine ad alto rischio, senza esclusione di colpi, che la porta a muoversi in un sottobosco di insospettabili individui senza scrupoli che lucrano sul doping nell’ambiente dello sport giovanile e sono disposti a tutto pur di coprire i loro sordidi traffi ci. Lola, questa volta, ha paura. E quando tutto sarà concluso, e come sempre accade nel grande noir contemporaneo, il bilancio fi nale non sarà in pari. Qualcosa, nel mondo intorno, risulterà incrinato e avrà un sapore più amaro.