Esce oggi con La Stampa Torino Torino anni di piombo.1973-1982 di Gianni Oliva.
La storia degli anni del terrorismo rosso a Torino partendo a ritroso dall’assassinio di Carlo Casalegno: un libro rigoroso, giusto, drammatico, con immagini d’archivio e importanti testimonianze d’epoca.
1973-1982: dieci anni che segnano in maniera indelebile la storia recente del nostro Paese. Gli anni in cui Torino, più ancora delle altri grandi città italiane, diventa la protagonista assoluta della lotta armata fra il terrorismo di sinistra e lo Stato. E infatti la città, in quel decennio, paga un prezzo altissimo, in termini di conflittualità quotidiana, di paura collettiva e soprattutto di vittime della follia omicida dei brigatisti. Con uno stile rigoroso e potente, e partendo a ritroso dall’assassinio di Carlo Casalegno, Gianni Oliva ricostruisce il clima dell’epoca e la cronaca quotidiana della città dal 1969 al 1982: dagli atti iniziali delle Brigate Rosse alla progressiva escalation della violenza, dalla nascita di altri gruppi terroristici come Prima Linea al ruolo delle amministrazioni locali, dalla riorganizzazione delle forze dell’ordine alla reazione dello Stato e di quella che oggi chiameremmo «società civile». Fino alla sconfitta del terrore.
Luoghi, eventi, protagonisti, immagini e parole degli anni di piombo a Torino.
Nel libro: L’assassinio di Carlo Casalegno • La conflittualità sociale a Torino alla fine degli anni Sessanta • I sequestri di Bruno Labate ed Ettore Amerio • Dall’arresto di Curcio e Franceschini alla morte di Mara Cagol • Il processo di Torino ai capi storici delle BR • I fatti dell’Angelo Azzurro • Il 1978, l’anno più difficile • La reazione della società civile • I pentiti e lo smantellamento delle organizzazioni terroristiche • Per non dimenticare: le vittime del terrorismo in Piemonte