La trappola amorosa

12,00 

Autore: Giovanni Arpino
Formato: 14×21,5
Pagine: 192
ISBN: 978-88-7707-786-8

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Descrizione prodotto

La trappola amorosa. Giacomo Berzia è un attore. Ha quasi sessant’anni e vive un’esistenza stagnante, disillusa: in lui s’è spento il sacro fuoco giovanile del teatro.

Poi, all’improvviso, una donna misteriosa inizia a circuirlo con enigmatiche missive, regali, bizzarri indovinelli, un corteggiamento assiduo che intriga Giacomo e lo spinge a cercar di scoprire chi è l’autrice della tela di ragno che lo sta intrappolando. Storia di un amore maturo, sullo sfondo di una città natalizia (innominata, ma niente dubbi: è Torino); una trama «gialla» inesorabile fino all’epifania finale.

Concluso da Giovanni Arpino poco prima di morire, pubblicato nel febbraio 1988, La trappola amorosa manca dalle librerie da allora. Non si capisce perché, dato che è il capolavoro di un narratore che fino all’ultimo ricerca il senso della scrittura, capace di tenere ben salde le fila del gioco tra i personaggi, e tra questi e il lettore.

Un montaggio narrativo serrato, cinematografico. Modernissimo. Sorridente, malinconico eppure colmo d’una tiepida, confortevole speranza, La trappola amorosa è scritto con rara maestria linguistica. Tra Pirandello e Paolo Conte, Gozzano e Hammett. Oppure no: semplicemente Arpino, prosatore intramontabile anche al passo d’addio. È ora di tornare a leggerlo.

«‘Da millenni il mondo stermina gli eroi, non bada ai topi.’ Si accomiatava così Giovanni Arpino nel 1987: un’amarezza permeata d’orgoglio suggella il suo ultimo libro, La trappola amorosa. Volle fortissimamente arrivare alla parola fine, ‘perché’, come esigeva la sua doveristica divisa, ‘non si può morire con un romanzo tra le costole’. Randagio eroe fra i randagi eroi, Arpino, a distinguerlo (a distinguerli) un’urgenza: ‘Essere decentemente uomini timorosi di peccati anche veniali. Altra salvezza non è’.

È il calco di Giacomo Berzia, l’attore dell’estrema storia. Berzia è un attore al tramonto che da una radio, ogni settimana, invia ‘Lettere impossibili’ a un politico, a una diva, a un regista. Indimenticabile quella a Dio che inaugura La trappola. Una preghiera nonostante tutto, che riconduce alla meditazione sulla fede nella Sposa segreta: ‘Egregio Signore Iddio, mi perdoni quest’ultima lettera. So di non doverLe scrivere più. Ho finalmente capito la lezione: la Sua risposta è il silenzio’.» (Bruno Quaranta)

LA TRAPPOLA AMOROSA, L’AUTORE:

Giovanni Arpino è nato a Pola nel 1927 da genitori piemontesi, si è trasferito prima a Bra, città di origine della madre, e poi a Torino, dove è morto il 10 dicembre 1987. Giornalista alla Stampa (celebri le sue cronache del Mondiale di Argentina del 1978) e al Giornale di Indro Montanelli, ha esordito nella narrativa nel 1952, con il romanzo Sei stato felice, Giovanni.

Tra i suoi libri: Gli anni del giudizio (1958); La suora giovane (1959); Un delitto d’onore (1961); Una nuvola d’ira (1962); L’ombra delle colline (1964, Premio Strega); Il buio e il miele (1969); Randagio è l’eroe (1972, Premio Selezione Campiello); Domingo il favoloso (1975); Il primo quarto di luna (1976); Azzurro tenebra (1977); Il fratello italiano (1980, Premio Campiello); La sposa segreta (1983), Passo d’addio (1986). La trappola amorosa (uscito postumo nel 1988) è il suo ultimo romanzo.

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