Piemonte medievale

14,00 

Autori: Simone Caldano
Formato: 12,5 x 20,5
Pagine: 240
ISBN: 978-88-7707-455-3

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Descrizione prodotto

Piemonte medievale
55 Luoghi segreti da scoprire e visitare

Piemonte medievale. I monumenti medievali del Piemonte costituiscono un patrimonio storico, architettonico e artistico straordinario, spesso rimasto ingiustamente all’ombra di quello di altre più celebrate regioni italiane, e tuttavia meritevole di essere conosciuto, valorizzato, studiato.

Questo libro vuole essere una guida per coloro che vogliono andare alla scoperta delle cattedrali, delle grandi abbazie benedettine e cistercensi, dei conventi degli ordini mendicanti, ma anche di quei siti distanti dalle città maggiori, ma non per questo meno importanti, che donano il piacere dell’esplorazione: pievi, cappelle, battisteri, dipendenze dei monasteri più importanti, chiese private e castelli.

Ne esce l’immagine di un territorio ricchissimo, un Piemonte medievale sensibile a orizzonti culturali di ampio respiro, complice la posizione di confine, ma anche capace di elaborazioni autonome e destinate a fare scuola. Uno strumento chiaro e divulgativo, ma anche rigoroso e documentato, punteggiato da curiosità che mirano a sfatare la regina delle leggende metropolitane sul Medioevo: quella secondo la quale si tratta di un’epoca monolitica, succube della dimensione religiosa e sempre uguale a se stessa.

Di monumento in monumento, questo libro porterà il lettore a incontrare vescovi, canonici, abati, monaci, cardinali, marchesi, conti, duchi, castellani e persone comuni che gli dimostreranno l’esatto contrario.

L’INDICE:

Piemonte Medievale

Prima dell’anno Mille

L’abbazia di San Dalmazzo di Pedona
San Costanzo al Monte e San Pietro in Vincoli, Villar San Costanzo
Cripta e museo di Sant’Anastasio, Asti
Abbazia dei Santi Pietro e Andrea, Novalesa
Cattedrale, Ivrea
Cattedrale e battistero, Novara

L’XI secolo

Santa Maria dell’Acqua Dolce, Monesiglio
Cattedrale, Acqui Terme
Santa Giustina, Sezzadio
Le chiese del vescovo Landolfo
San Giusto, Susa
San Benigno di Fruttuaria, San Benigno Canavese
Le chiese dell’XI secolo sulla Serra d’Ivrea
San Secondo e ricetto, Magnano
I villaggi abbandonati di Gattinara
San Pietro, Carpignano Sesia
San Pietro, Casalvolone
Abbazia dei Santi Nazario e Celso, San Nazzaro Sesia
San Michele, Oleggio
San Vincenzo in castro, Pombia

Il XII secolo

San Giovanni, Sale San Giovanni
Abbazia di Staffarda, Revello
Santa Fede, Cavagnolo Po
San Pietro in Consavia, Asti
Un itinerario nel romanico astigiano
Cattedrale di Sant’Evasio, Casale Monferratoù
Santissima Trinità da Lungi, Castellazzo Bormidaù
Abbazia di Santa Maria, Rivalta Scrivia
Sacra di San Michele, Sant’Ambrogio di Torino
Santa Maria di Lucedio, San Michele in insula e Santa Caterina, Trino
San Giulio d’Orta
Castello di Buccione, Orta San Giulio
Battistero di San Giovanni, Agrate
San Giovanni, Montorfano di Mergozzo
San Remigio di Pallanza, Verbania
San Bartolomeo a Villadossola e Santa Maria a Trontano

Il XIII e il XIV secolo

Castello di Fossano
Castello di Serralunga d’Alba
Santa Maria, Cortemilia
Cattedrale, Asti
San Secondo, Asti
Torre Troyana, Asti
San Francesco, Cassine
Ricetto di Candelo
Sant’Andrea,Vercelli
Chiese degli ordini mendicanti, Vercelli
Castello di Vogogna

Nell’autunno del Medioevo

Cattedrale e San Domenico, Alba
San Francesco, Cuneo
San Giovanni, Saluzzo
Castello della Manta
Castello (e lapidario medievale), Torino
Sant’Antonio di Ranverso, Buttigliera Alta
Santa Maria della Scala, Chieri
Cattedrale e battistero, Biella

Bibliografia orientativa

L’AUTORE:

Simone Caldano (Borgomanero, Novara, 1981) si è laureato in lettere moderne a indirizzo storico-artistico all’Università degli Studi di Pavia e ha conseguito il dottorato in Storia dell’architettura e dell’urbanistica presso l’Università IUAV di Venezia. Oggi è docente di Storia dell’architettura presso le Università di Firenze e di Ferrara. È autore del volume La basilica di San Giulio d’Orta (Savigliano 2012) e di saggi sull’architettura religiosa in diverse aree del Piemonte tra XI e XV secolo. I suoi interessi di ricerca l’hanno portato anche in Lombardia, in Liguria, in Toscana e in Basilicata.

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