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In occasione del 25 aprile, Le grandi battaglie della Resistenza in Piemonte, un libro per raccontare i più importanti scontri fra nazifascisti e bande partigiane avvenuti in Piemonte dal dicembre 1943 al maggio 1945. Dalla tragica battaglia di val Casotto a quelle di Vinadio, Pontevecchio e Briccossino; da Bibiana al Triplex, dalla val Sangone a Balmafol, sino alla disperata difesa del col Mayt e del Pic Charbonnel; e ancora i combattimenti di monte Soglio e Ceresole, fino ai drammatici fatti di Megolo, nell’Ossola. Formazioni garibaldine, autonome, di Giustizia e Libertà danno battaglia sulle montagne piemontesi, in risposta ad attacchi tedeschi e per tenere aperti i valichi per la Francia in previsione dello sbarco alleato. In alcuni casi attaccano per primi e riescono a superare le divisioni ideologiche per far fronte comune nella lotta «per un’aspirazione di libertà» che alla fine vinceranno. Storie di rappresaglie crudeli, di atti di eroismo, di personaggi ormai nella storia della letteratura grazie a scrittori come Beppe Fenoglio o che hanno lasciato importanti testimonianze, come Enrico Martini Mauri con il suo Partigiani penne nere, testo fondamentale della Resistenza. Un libro che unisce alla rigorosa ricerca documentale uno stile agile, con un ricco apparato iconografico proveniente da archivi privati e da istituti storici del territorio.
Sul nostro shop online, dal 21 aprile con La Stampa, dal 4 maggio in libreria
Prima di salutarci per le vacanze di Pasqua… vi presentiamo la nostra nuova uscita, 35 borghi imperdibili del Monferrato, di Adriana Maria Soldini.
Lo trovate sul nostro sito, con La Stampa dal 14 aprile e in libreria dal 20 aprile.
Panorami incantati ricchi di storia e arte, concentrate in borghi da cui svettano le sagome imponenti di castelli e antiche chiese, incastonati come gioielli tra colli, valli, vigneti, prati e boschi. Luoghi pieni di fascino, che hanno molto da raccontare tra le loro antiche vestigia, e che conservano tesori d’arte d’inestimabile valore. Un territorio a misura d’uomo, da percorrere di borgo in borgo con l’auto, in bicicletta e a cavallo. Uno straordinario pezzo di Piemonte carico di storia, cultura, enogastronomia, mercatini, eventi e manifestazioni, che propone al turista lento e curioso un ampio ventaglio di strutture in cui soggiornare per avere il tempo di godersi il piacere della scoperta. Tra le colline astigiane e l’Appennino ligure-alessandrino, un’irripetibile fusione di tradizioni, paesaggi, odori e sapori. Una terra che cattura e contamina l’anima di chi ci nasce, di chi la attraversa, di chi l’ha lasciata e poi ritorna, di chi la scopre per la prima volta. Itinerari d’accesso, musei, informazioni pratiche per la visita e il soggiorno, approfondimenti su storia, prodotti tipici, tradizioni culturali ed enogastronomiche.
35 borghi imperdibili del Monferrato è anche su Pinterest a questo link!
Un modo nuovo per leggere e (ri)leggere lo straordinario patrimonio artistico del Piemonte. Alberto Cottino seleziona 35 opere e ne analizza dettagli tecnici, estetici e iconografici. Un libro scritto da uno storico dell’arte con uno stile rigoroso ma agile, che permette a tutti di scoprire, comprendere e apprezzare capolavori che hanno influenzato la storia dell’arte piemontese e italiana.
Dopo Quanto partivamo noi e Piemontesi d’America, torniamo a parlare dell’emigrazione italiana: stavolta ci concentriamo su Torino, e con le parole dello storico Gianni Oliva e le immagini dell’ANSA e dei suoi partner, tra cui l’Archivio Storico della Città di Torino, vi raccontiamo un secolo di cambiamenti sociali. Un viaggio che inizia alla fine dell’Ottocento, quando Torino perde il ruolo di capitale, si concentra sull’industria e dalle valli montane e dalle campagne piemontesi arriva il primo dei tanti flussi di persone alla ricerca di lavoro e di una vita migliore. In seguito, nel periodo delle due guerre mondiali, Torino si distingue nella mobilitazione bellica: dalle sue fabbriche usciranno proiettili, mezzi d’assalto, paracaduti e armi, anche grazie allo sforzo degli immigrati e delle donne che prenderanno il posto degli uomini impegnati al fronte. E poi la grande pagina della città-fabbrica, quando Torino sembra voler dire solo FIAT, e migliaia di persone saltano sui treni del sole per indossare le tute blu della fabbrica del Lingotto. Torino deve fare i conti con l’emergenza abitativa e l’adeguamento dei servizi, e deve imparare a convivere con i «nuovi cittadini», in un processo d’integrazione che sarà lento e spesso sofferto da entrambe le parti, come nell’emblematico caso di Orbassano, che negli anni Cinquanta viene eletto a «dormitorio di periferia» e vede aumentare la sua popolazione di quattro volte. La conclusione del viaggio è l’immigrazione «di oggi» da paesi dilaniati da guerre e povertà, che non hanno più nulla da offrire a chi rischia la vita pur di raggiungere l’Italia.
Supportato da una rigorosa ricerca documentale, un saggio dallo stile agile e di facile lettura, che ci aiuta a capire, se ancora ce ne fosse bisogno, che «siamo tutti figli delle migrazioni».
Giovedì 2 marzo, ore 18,00 – Genova, Villa Migone (via San Fruttuoso, 68/3). Un altro incontro per parlare della Busta gialla di Marco Francalanci, un libro che sta piacendo tanto e di cui siamo molto fieri.
Questa volta l’appuntamento è in un luogo molto importante anche per la storia raccontata da Marco Francalanci: Villa Migone a Genova, dove i tedeschi firmarono la resa ai partigiani. Insieme all’autore e all’editore, il professor Gian Giacomo Migone e il cardiologo Carlo Mantuano (commissione cultura dell’Ordine dei Medici di Genova). Modera Marco Peschiera, scrittore e giornalista del Secolo XIX.
Evento organizzato da Edizioni del Capricorno in collaborazione con Villa Migone
Con il patrocinio del Comune di Genova
giovedì 23 febbraio, biblioteca MoviMente di Chivasso (piazzale 12 Maggio 1944, 8), ore 21.00
Un incontro alla MoviMente, la nuova biblioteca di Chivasso, per presentare C’era una volta la villeggiatura di Gian Vittorio Avondo, Gianbattista Aimino e Andrea Rebora.
Lo sviluppo del turismo estivo e invernale, e la comparsa delle nuove stazioni turistiche, come Sestrière, di alberghi e ristoranti che spuntano anche nelle più remote località delle Alpi, mutandone l’aspetto, l’economia, il tessuto sociale, e le nuove professioni nate per soddisfare le esigenze dei turisti.
Storie di progetti ambiziosi, di personaggi lungimiranti che intuirono le potenzialità della «nuova moda delle vacanze», di una società che si evolve, di territori mutati in modo radicale. Una minuziosa ricerca documentale, ma dallo stile agile e curioso, e uno straordinario apparato iconografico, in gran parte inedito, proveniente da archivi privati e locali.
mercoledì 22 febbraio, Circolo della Stampa di Torino (palazzo Ceriana, corso Stati Uniti, 27), ore 18.00
Un incontro al Circolo della Stampa per presentare La busta gialla di Marco Francalanci, una straordinaria storia vera nella Genova dell’occupazione nazista. Insieme all’autore e all’editore, il professor Gian Giacomo Migone, il giornalista Luciano Borghesan e Guido Monga, docente di Anantomia patologica all’Università del Piemonte Orientale.